L’indice di fertilità delle donne statunitensi sta scendendo in fretta. Avvicinandosi al tasso italiano. La crisi è evidente. Cosa fare?

MINNEAPOLIS – “Life, Liberty and the pursuit of Happiness”. Tutti conosciamo questa frase della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. L’abbiamo sentita citare anche troppe volte con quei tre diritti inalienabili che il Creatore ci ha consegnati perché informassero la nostra società from the get-go, nel suo costituirsi, fin dal principio.



I tre diritti che chi guida il Paese è chiamato a proteggere ed affermare. Tutti la conosciamo (e ripetiamo) correndo il serio rischio di immiserirla come retorica senza sostanza, priva di qualsiasi slancio ideale.

Soffermiamoci un momento sul primo punto, “Vita”, diamo un’occhiata a quello che sta succedendo, visto che oggi i media riportano novità in proposito.



Che l’America stia scivolando verso l’infertilità è un fatto inoppugnabile.

Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) ci fa sapere che nel 2024 il nostro Paese ha toccato il livello di fertilità più basso di sempre. Detto in parole povere si stima che ci si aspetti da ogni donna americana una natalità di 1,6 figli. Ma quel poco più di “un figlio e mezzo” è “poco”.

Poco rispetto a cosa? “Un figlio e mezzo” è decisamente al di sotto del 2,1 necessario a mantenere la popolazione al suo attuale livello, senza far conto sull’immigrazione. In altre parole gli Stati Uniti hanno imboccato a grande velocità la strada che l’Europa indica da tempo con il suo misero fertility rate di 1,38 (dato del 2023). Oggi anche gli Stati Uniti hanno bisogno dell’immigrazione per continuare ad essere.



E tutto è successo in fretta. Pensate che negli anni 60 il tasso di fertilità totale degli States, ovvero come dicevo il numero medio di figli che una donna poteva aspettarsi di avere, era pari a 3,6.

Un crollo verticale. Perché?

Di analisi ce ne sono a non finire. Mi è capitata sotto mano quella riportata dal Washington Post a seguito della pubblicazione dei dati del CDC. Secondo il quotidiano due forze stanno spingendo gli americani ad abbandonare l’idea di avere figli: un profondo cambiamento culturale che allontana dal proprio orizzonte l’immagine di famiglia tradizionale, e la mancanza di adeguati servizi di assistenza all’infanzia, che si somma alla difficoltà di potersi permettere housing, spazi, alloggi decenti.

Mi verrebbe da dire che non ci sia bisogno di grandi studi per cavar fuori due fattori come quelli indicati dal Washington Post. Rispetto al secondo punto l’esperienza italiana dovrebbe insegnarci che tutte le sacrosante tutele della maternità non bastano a rianimare il desiderio di avere figli. E, punto primo, non saranno dei provvedimenti legislativi a restituirci il senso della famiglia.

La vita è un dono impegnativo che perdendo la sua valenza di “dono” resta semplicemente “impegnativa”. Quel che era evidente non lo è più.

Chi ha questa consapevolezza apra le porte di casa.

God Bless America!

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