Potrebbe costare carissimo il trasferimento di alcuni criceti alla cittadina tedesca di Erfurt. Come si legge sulla stampa tedesca, a cominciare dalla Bild, la spesa totale ammonterebbe a circa 2,5 milioni di euro per 39 animaletti, quindi più o meno 64mila euro ad esemplare. Una vicenda che sta ostacolando un progetto di ampliamento di una scuola di Erfurt, che secondo tabella di marcia dovrebbe scattare dal 2026, ma che rischia a questo punto di non vedere la luce a meno che l’amministrazione locali non sborsi la cifra di cui sopra.
Un caso che anche i residenti non hanno ovviamente accolto con favore, vedendo i soldi delle loro tasse sperperati in malo modo, e c’è chi suggerisce di mettere semplicemente i criceti in una scatola e di trasferirli. Il problema è che questo animale è uno di quelli maggiormente a rischio estinzione in Germania, dove i criceti vivono quasi esclusivamente in dei terreni agricoli fertili e bassi, dove poter scavare dei buchi e trovare il cibo. A seguito delle moderne tecniche agricole e dell’uso smodato dei pesticidi, gli habitat dei criceti europei stanno scomparendo, ben il 99% della popolazione tedesca è stato spazzato via ed è per questo che si sta cercando di salvaguardarli a Erfurt.
ERFURT E I CRICETI: VANNO TRASFERITI IN UN NUOVO CAMPO
L’unica soluzione è quella di individuare un campo adatto, comprarlo, e poi prepararlo per gli stessi criceti con dei buchi, piantando anche del grano così come piselli e lupini, di modo da favorire la loro sopravvivenza. Quando il terreno di Erfurt sarà pronto, i criceti verranno catalogati e raccolti, dopo di che saranno trasferiti e quindi tenuti sotto stretto monitoraggio.
Dove trovare quindi i 2,5 milioni di euro necessari per questo progetto animalista? C’è chi punta il dito contro coloro che hanno progettato l’ampliamento della scuola di Erfurt che avrebbero dovuto accorgersi prima della presenza della famiglia di 39 criceti, e se così fosse l’impatto economico sarebbe stato ben più ridotto. “La protezione delle specie è uno dei maggiori ostacoli alla costruzione in questa città”, le parole al quotidiano Berliner Zeitung da parte di Klaus-Martin Groth, ex giudice di alto rango di Berlino .
ERFURT E I CRICETI: “OGGI CHI INVESTE NON SA MAI SE…”
“Gli investitori oggi non sanno mai esattamente se saranno in grado di realizzare i loro piani”. Numerosi i casi in tal senso, come ad esempio un’azienda che avrebbe voluto investire ben 60 milioni di euro nel Cleantech Business Park nel quartiere berlinese di Marzahn, ma che alla fine ha dovuto rinunciare vista la possibile presenza del rospo smeraldino europeo.
Per Groth in Germania vi sono alcune persone convinte che “meno case, meno scuole e meno posti di lavoro, ma apparentemente ignorano il fatto che ciò potrebbe significare invadere la natura e i paesaggi precedentemente incontaminati altrove”. A giugno il senato di Berlino ha adottato una bozza di legge per accelerare i nuovi progetti: chissà se la situazione cambierà o meno.