Introdotti su Facebook e Messenger gli Account per Teenager: ecco come funzionano questi profili pensati a protezioni degli adolescenti
Interessante novità per quanto riguarda Facebook e Messenger: arrivano gli Account per Teenager. Sulle due applicazioni social di proprietà di Meta e quindi di Mark Zuckerberg, il miliardario imprenditore americano, arriva quindi l’opzione già introdotta su Instagram dallo scorso settembre 2024, così come segnalato dal portale online del Corriere della sera. Meta, nel dare l’annuncio, ha precisato che negli ultimi mesi ha “spostato” ben 54 milioni di adolescenti sugli Account per Teenager, e si tratta ovviamente di uno spazio dei social suddetti pensato appositamente per i minorenni, per gli under 18 (più precisamente per coloro che hanno fino a 16 anni).
In cosa consistono: i ragazzini vengono maggiormente tutelati online, e nel contempo i loro genitori hanno la possibilità di controllare ciò che i propri figli svolgono appunto con lo smartphone. Spesso e volentieri abbiamo appreso notizie drammatiche in merito all’utilizzo dei giovani dell’online fra atti di bullismo, violenze psicologiche di ogni genere, fino a istigazione al suicidio (si pensi ad esempio al caso del povero Andrea Prospero, il 19enne di Lanciano), di conseguenza è un bene che gli account dei più giovani vengano meglio tutelati, schermati, protetti e controllati da chi di dovere.
ACCOUNT PER TEENAGER SU FACEBOOK E MESSENGER: ECCO LE NOVITA’
Attraverso la nota Meta ha espresso la propria soddisfazione per i progressi sin qui fatti in tema appunto di giovani, precisando comunque che il loro lavoro a sostegno delle generazioni più fresche e dei loro genitori non è affatto finito. Gli Account per Teenager scatteranno prima di tutto negli Stati Uniti, quindi in altre nazioni come il Canada, ma anche l’Australia e il Regno Unito, dopo di che toccherà all’Unione Europea e di conseguenza anche all’Italia. Ma in parole povere come saranno organizzati questi Account per Teenager di Facebook e Messenger?
Di fatto avranno delle limitazioni come già avviene per Instagram, e questi “divieti” riguarderanno i contenuti, ma anche i contatti (soprattutto chi “dall’esterno” vuole contattare gli adolescenti), e infine un maggior controllo dei genitori che potranno anche scegliere di limitare l’utilizzo del tempo passato sui social da parte dei figli. Ma non finisce qui perchè nel corso del 2025 la funzione verrà ulteriormente implementata con la possibilità di introdurre altre restrizioni per quanto riguarda le Dirette, quindi le live su Facebook (vietate per gli under 16), nonché limitazioni per quanto riguarda la visione di determinati contenuti, come ad esempio foto e video di nudi: in quest’ultimo caso l’adolescente dovrà chiedere il consenso ai genitori di sbloccare la funzione, evitando quindi di vedere la foto sfocata nelle parti intime.
ACCOUNT PER TEENAGER SU FACEBOOK E MESSENGER: LE VARIE LIMITAZIONI INTRODOTTE
I giovani, ovviamente, non potranno sbloccare tale funzione di per se e così facendo saranno sicuramente più protetti e meno esposti a contenuti che non sono adatti alla loro età. Ci saranno poi limitazioni alle notifiche durante la notte, e anche dei promemoria che inviteranno gli utenti a lasciare l’applicazione dopo 60 minuti di utilizzo. Per Meta si tratta di uno step importante, ricordando che fino ad oggi i giovani che hanno utilizzato gli Account per Teenager hanno continuato ad avere le restrizioni attive nel 97 per cento dei casi, nella fascia di età fra i 13 e i 15 anni. Inoltre il 94 per cento dei genitori li considera uno strumento utile per la protezione dei propri figli. Ma come si configurano questi account?
E’ tutto molto semplice: una volta che si scarica l’applicazione si indica appunto che si è un under 16 e a quel punto si viene “catapultati” sul profilo adeguato che viene autorizzato dai genitori. Questi ultimi saranno una sorta di amministratori del profilo utente del figlio e le impostazioni si potranno modificare solo attraverso l’accesso degli stessi genitori. Di conseguenza il ragazzino non potrà mai agire “alle spalle” di mamma e papà.