Agnes Tirop è morta: l’atleta 25enne, portacolori della nazionale del Kenya, è stata assassinata in casa dal marito, che l’ha uccisa a coltellate. Questa è la drammatica notizia che giunge dal continente africano e che scuote non soltanto l’universo sportivo, ma in generale il mondo intero, che, ancora una volta, si trova a dovere fare i conti con la piaga del femminicidio. La donna, che il 12 settembre scorso aveva centrato il nuovo primato mondiale dei 10mila metri su strada, fallendo di appena un secondo (30’01”) la barriera dei 30 minuti netti, è stata rinvenuta priva di vita nella propria abitazione di Iten, area in cui risiedono e si allenano i più forti maratoneti del mondo.
Stando alle prime informazioni riportate dai media africani e pubblicate anche sulle colonne del “Corriere della Sera”, a uccidere Agnes sarebbe stato il marito (che era anche il suo allenatore) a seguito di un violento litigio, che aveva messo in allarme i vicini. Addirittura, il consorte della podista sarebbe già stato arrestato.
AGNES TIROP, UCCISA A COLTELLATE DAL MARITO: LA TESTIMONIANZA DEL PROCURATORE
L’ex azzurro Gianni Demadonna, procuratore di Agnes Tirop, ha commentato ai microfoni del “Corriere” questo enorme dramma: “Una tragedia immane, di cui abbiamo notizie solo parziali. So che lei e il marito avevano litigato un paio di mesi fa e Agnes si era trasferita per allenarsi al centro federale di Iten. Cosa possa essere successo davvero non lo so, so che lei era un talento enorme”.
La ragazza era ritenuta da tutti una grandissima promessa e le prestazioni inanellate nel suo percorso sportivo non facevano altro che confermare questa sensazione, a cominciare dal titolo mondiale assoluto di cross country, conseguito addirittura nel 2015, quindi sei anni fa. Poi, nel 2017 a Londra e nel 2019 a Doha conquistò per due volte consecutive la medaglia di bronzo ai Mondiali nei 10mila metri, classificandosi quarta sui 5mila metri in estate ai Giochi olimpici di Tokyo 2020.