In maniera più fragorosa e “rapida” dell’eterno caso Alitalia, Air Italy dà il peggior annuncio che il personale poteva aspettarsi dopo l’allarme liquidazione lanciato negli scorsi giorni: licenziamento collettivo per tutti i 1450 dipendenti della compagnia aerea ex Meridiana, così hanno prospettato stamattina i commissari liquidatori riuniti in una conference call a Malpensa e Olbia spiegando come nelle prossime settimane arriverà la piena liquidazione e solo in un secondo momento invieranno le lettere di licenziamento. 900 dipendenti Air Italy a Malpensa, gli altri 500 nello scalo del nord della Sardegna: «I liquidatori – si legge nella nota della società – hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa». Non solo, Air Italy in attesa di essere liquidata completamente prenderà in considerazione «tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda, che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro». Ieri Ryanair ha smentito la possibilità di rilevare l’ex Meridiana anche se pare essere disponibile a prenderne gli “slot” negli scali interessati. La Ministra dei Trasporti De Micheli, che già aveva sollevato nei giorni scorsi forte irritazione a nome di tutto il Governo per la gestione della crisi di Air Italy, ha scritto ai liquidatori intimandogli di «formalizzare l’urgente richiesta di cambio della procedura, dal momento che la liquidazione danneggia pesantemente i lavoratori e la possibilità di garantire il trasporto aereo sulla Sardegna».
AIR ITALY, BUFERA SU RIMBORSO DIPENDENTI
Intervenendo dalla Calabria, il Premier Giuseppe Conte ha fatto il “punto” delle attuali difficoltà enormi delle compagnie italiane: «Oggi ci ritroviamo in una situazione molto complessa, e’ una delle maggiori sfide anche a livello politico. Ci stiamo battendo perché questo importante asset non vada disperso, ha sottolineato: abbiamo bisogno del presidio di una compagnia di bandiere». Nel frattempo all’Ansa il segretario della Filt Cgil sardo Arnaldo Boeddu spiega come i sindacati stiano cercando di evitare la liquidazione completa, triangolando con Ministero dei Trasporti e Sviluppo Economico «ancora non è arrivata alcuna lettera di licenziamento. Ma arriverà non appena i liquidatori definiranno il percorso con i dirigenti aziendali. Non c’è alcuna intenzione della proprietà di fare alcunché: occorre evitare che partano le prime lettere». L’invito dei sindacati agli stessi lavoratori di Air Italy è quello di tornare al più presto al lavoro sperando che nel frattempo le parti in causa «dal governo nazionale alle istituzioni regionali alle organizzazioni sindacali, cerchino di evitare un vero e proprio dramma sotto l’aspetto occupazionale, sociale ed economico per tutto il Paese». Nel frattempo è completo caos per il rimborso dei biglietti di tutti quei passeggeri che avevano già in mano un volo acquistato nel prossimo mese e mezzo: l’Enac in una nota spiega di aver preso contatto con i liquidatori di Air Italy intimando loro di fornire «ai passeggeri in possesso di biglietti emessi dal vettore informazioni chiare, puntuali e gratuite sulle procedure da seguire per i rimborsi e le altre tutele previste dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004».