Al Bano è stato intervistato stamane da Eleonora Daniele su Storie Italiane: il Leone di Cellino ha detto la sua sull'emergenza coronavirus e non solo...
Al Bano Carrisi, nel corso della chiacchierata con Eleonora Daniele a Storie Italiane, ha parlato di Coronavirus, di Sanremo ma ha anche fatto un drammatico annuncio. “Ho ricevuto una notizia che mi ha lasciato l’amaro in bocca. – ha esordito il cantante di Cellin Sa Marco, per poi aggiungere – Un mio carissimo amico ieri è andato in ospedale per farsi una lastra: era entrato sano, ma ora si trova in coma farmacologico.” Gli lancia per questo un augurio: “Da qui voglio fargli un grande augurio, perchè lui, tanti anni fa, mi ha preso per mano e mi ha condotto verso il grande successo e soprattutto perchè è un grande uomo”. Parole toccanti quelle del cantante, che ha dunque voluto rendere noto tutto il suo dispiacere per questa delicata situazione e mandare al caro amico il suo affetto. (Aggiornamento di Anna Montesano)
AL BANO A STORIE ITALIANE: LE PAROLE SUL CORONAVIRUS
Al Bano Carrisi è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. L’amatissimo cantante pugliese ha detto la sua sull’emergenza coronavirus di questi giorni: “Qualche furbetto non ha capito il momento – esordisce – siamo in una perfetta terza guerra mondiale, il nemico è unico per tutti e si chiama coronavirus. Ho visto che ogni 100 anni arriva un virus, adesso si chiama corona, cento anni fa si chiamava spagnola, ecc ecc, bisogna stare attenti a questi periodi che arrivano e che ci trovano sempre impreparati. Dobbiamo riunirci tutti assieme, noi dobbiamo aggredire il virus e non l’opposto”. Eleonora Daniele ha quindi chiesto ad Al Bano come sta passando questo periodo di “reclusione”: “Noi stiamo rispettando le regole, siamo chiusi tra casa e chiesa, penso sia un ottimo binomio, facendo una giusta ginnastica ogni giorno, rispettando tutto ciò che i dottori e gli addetti ai lavori ci dicono, tutti quei messaggi quotidiani in televisione: dobbiamo seguirli se vogliamo difenderci dal coronavirus”.
AL BANO: “GLI ITALIANI STANNO REAGENDO CON LA MUSICA”
Al Bano prosegue: “Amo l’Italia e amo il mondo oltre al mio sud. Siamo impreparati, combattiamo contro un qualcosa di invisibile e micidiale, dobbiamo stare solo attenti perchè è arrivato un po’ dappertutto, è una tragedia del secolo”. In questi giorni molti italiani stanno cantando ai balconi e alle finestre, intonando canzone iconiche del Belpaese come ad esempio “Azzurro”. A riguardo Al Bano ricorda un verso del pezzo di Celentano: “Il treno dei desideri e dei mie pensieri all’incontrario va, è molto attuale questa frase, si può paragonare ai treni che trasportando al sud le persone. Una mia canzone che canterei? Libertà. La cosa bella è che nonostante il dramma che si sta vivendo, gli italiani hanno voglia di cantare. E’ un po’ il cosiddetto “canta che ti passa”. Nella canzone c’è energia, c’è potenzialità, c’è la voglia di dire ‘siamo vivi e cantiamo’”.
“L’ANNO PROSSIMO VOGLIO CONCORRENTE A SANREMO”
Il Leone di Cellino rivolge quindi il proprio pensiero a tutti coloro che stanno combattendo in prima fila questa epidemia: “Io farei un grande applauso a medici e infermieri che stanno affrontando una delle più gravi epidemie della storia, e lo stanno facendo con una solidarietà da brivido”. Si parla anche di fede e del Papa, che ieri è stato protagonista di un “pellegrinaggio” per le strade di Roma, fotografia che oggi tutti i principali quotidiani italiani hanno riportato in prima pagina: “Il Papa ha anticipato la via crucis con il passaggio di ieri a Roma – le parole di Al Bano – si sente che c’è un po’ di stanchezza nella mente e nel corpo di questa Papa, ma c’è la voglia di seminare il verbo di Cristo. La fede è una delle più belle medicine che esistono. Da quando ho ripreso la mia fede, mi sento meglio, è come avere delle ali invisibili”. Infine un pensiero su Sanremo, e sulla sua recente partecipazione come ospite: “Mi piace essere ospite d’onore ma non provi quelle sensazioni da concorrente, quando concorri si scatena un’adrenalina dentro che è semplicemente straordinaria, e non vedo l’ora di tornare da concorrente il prossimo anno, voglio rivivere quella dimensione. Sanremo è nata come gara e se togli l’idea della gara c’è qualcosa che perdi”.
