Al Bano Carrisi - amato cantautore italiano - ha scritto pagine indelebili della cultura musicale italiana: la gavetta giovanile e il racconto su Romina Power.
Al Bano Carrisi, dal dono del padre Carmelo ai tanti lavori prima della musica
Chiunque ami la musica o semplicemente si diletta nell’ascolto sporadico, non può che apprezzare o addirittura conoscere a memoria le splendide canzoni di Al Bano; tra i principali protagonisti della scena musicale italiana. Di recente abbiamo potuto apprezzare il suo ritorno in tv con lo spettacolo 4 volte 20, replica dello show realizzato in occasione del suo 80esimo compleanno e che riunì grandi amici e artisti che lo hanno accompagnato nel corso della vita.
A prescindere dal valore artistico e musicale, grazie ad un articolo pubblicato dal Corriere della Sera possiamo scoprire alcune curiosità su Al Bano che riguardano tanto la sua infanzia quanto la sua vita sentimentale. Il cantautore – racconta il sito del quotidiano – ha ricevuto a soli 6 anni i suoi primi strumenti musicali, amorevolmente donati da suo padre Carmelo di ritorno dalla guerra. Una fisarmonica e un clarinetto; forse essenziali per far nascere in lui quella grande voglia di regalare emozioni attraverso l’universo delle sette note.
Al Bano Carrisi e l’incontro sul set con Romina Power: “Portava una minigonna…”
La scintilla tra Al Bano e la musica non è però scoccata subito; prima di farsi largo nella scena artistica il cantautore si è fatto le ossa cimentandosi nei mestieri più disparati. Imbianchino, cameriere e operaio – racconta il Corriere della Sera – presso la catena di montaggio Innocenti. Impossibile non citare anche la storia del suo primo incontro con Romina Power, raccontata proprio dalle sue parole.
“Portava la minigonna; io non avevo mai visto una minigonna in vita mia. Era figlia di due star di Hollywood, ma nelle pause delle riprese faceva la maglia…”. Queste le parole di Al Bano – intervistato da Aldo Cazzullo – in riferimento al primo incontro con Romina Power sul set de “Nel sole”. “Gli ultimi tre giorni di lavorazione ci siamo amati; mi pareva di toccare il cielo. Poi lei mi respinse, telefonavo a casa e rispondeva facendo la pugliese: ‘Sono Antonietta, Romina è uscita’…”.
