Parere negativo della procura generale di Milano alla richiesta di semilibertà di Alberto Stasi: chiesti approfondimenti su intervista a Le Iene
ATTESA DECISIONE SULLA RICHIESTA DI SEMILIBERTÀ DI ALBERTO STASI
Parere negativo della procura generale di Milano all’istanza di semilibertà presentata dai legali di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto di Garlasco. Si è conclusa così l’udienza al tribunale di Sorveglianza, iniziata alle ore 9.10 circa di oggi e durata poco meno di trenta minuti. Peraltro, in mattinata era circolata una notizia non corretta riguardo il parere parzialmente positivo espresso dalla procura generale, che è intervenuta per precisare che in realtà è stato negativo, inoltre sono stati chiesti ulteriori approfondimenti.
Infatti, come precisato dall’inviata di Ore 14, in subordine è stato chiesto più tempo per analizzare le circostanze relative a un’intervista rilasciata da Alberto Stasi il 30 marzo (a Le Iene, ndr), per la quale – pare – non avrebbe chiesto l’autorizzazione alla direzione del carcere di Bollate, dove sta scontando la sua pena per l’omicidio di Chiara Poggi. “Alberto Stasi questa mattina non si è presentato per un personale rispetto per la camera di consiglio, come ha riferito l’avvocato Glauco Gasperini, in sostituzione dei legali di Alberto Stasi”.
LA NOTA DEL CARCERE SULL’INTERVISTA A LE IENE
Infatti, l’avvocato Antonio De Rensis, che è il difensore di Alberto Stasi, era a Pavia per un’altra udienza che riguarda il suo cliente, cioè la questione dell’incidente probatorio. Per quanto riguarda la richiesta di semilibertà, a favore di Stasi ci sono le relazioni di operatori ed educatori del carcere di Bollate sul comportamento avuto in questi anni. In collegamento con Ore 14, il legale De Rensis ha dichiarato di aver appreso che “una nota del carcere ha specificato che quando Stasi ha rilasciato l’intervista era in permesso premio”.
Ma su questo c’è divergenza di idee tra chi ritiene che l’intervista a Le Iene dovesse comunque essere autorizzata e la difesa, secondo cui questo non sia un punto dirimente. “Aspettiamo la decisione, poi potremo fare valutazioni più realistiche. Penso che chi si è occupato di questo aspetto, sapeva quello che faceva”, ha aggiunto De Rensis.
Se per la sostituta pg l’intervista a Le Iene sarebbe stata resa senza autorizzazione, di parere diverso è il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, il quale ha diffuso una nota, riportata anche dal programma, in cui precisa che “l’intervista che il detenuto ha rilasciato alla trasmissione tv Le Iene, andata in onda il 30.03.2025, è stata registrata durante il permesso premio in data 22.03.2025 e non si sono rilevate, pertanto, infrazioni alle prescrizioni”.
