Alcolock, Salvini firma il decreto che rende obbligatorio il dispositivo per i recidivi dell'alcol test. Ecco chi dovrà installarlo e quanto costa
L’Alcolock diventa obbligatorio, dopo la firma da parte di Salvini del decreto operativo inserito nel nuovo pacchetto di norme sul codice della strada, sono state pubblicate le linee guida che riguardano l’installazione del dispositivo e le regole di utilizzo. Come chiarito nella nota ministeriale, ad essere interessati dal provvedimento non saranno tutti gli automobilisti ma solamente chi ha già avuto precedenti per aver oltrepassato i limiti di alcol alla guida, dello 0,8 grammi per litro.
Quindi i cosiddetti recidivi ai quali specificatamente si rivolge la misura, che non potranno più circolare senza questo sistema che blocca il motore del veicolo, impedendo la partenza qualora dopo test dell’etilometro da fare a bordo, il risultato fosse superiore a zero. Il governo ha stabilito inoltre le direttive da rispettare per i produttori, un elenco delle officine designate come installatori autorizzati, e la lista dei modelli compatibili che saranno a breve pubblicati sul sito ufficiale dei trasporti.
Come funziona Alcolock, quanto costa e cosa rischia chi non lo installa
Il dispositivo Alcolock diventa obbligatorio per i recidivi già colpiti da provvedimenti di sospensione della patente di guida a causa del superamento dei limiti di legge consentiti per la guida sotto effetto di alcol e cioè superiori allo 0,8 g/l. Il tempo di permanenza nell’auto deI sistema che permette di effettuare un test del respiro ed impedisce l’accensione del mezzo se il tasso alcolico non è pari a zero, varia in base alla sanzione ricevuta in passato e va da un minimo di 6 mesi a tre anni.
Dovrà essere installato sui veicoli sia adibiti a trasporto di persone che di merci, e dovrà presentare determinate caratteristiche previste dal ministero, che ha predisposto per le officine anche l’obbligo di installare un apposito sigillo anti manomissione. I costi per l’installazione, sono stati stimati in una media di circa 2000 euro, escluso servizio di taratura, manutenzione, revisione e dei boccagli monouso. Le multe previste per chi dovesse essere trovato in seguito a controllo, privo del dispositivo di sicurezza potranno variare a seconda della gravità dei casi da 158 a 638 euro, con successiva sospensione della patente per un periodo che va da 1 a 6 mesi.