La scrittrice Alessandra Carati oggi è stata ospite a Vieni da me per parlare del suo rapporto con Daniele Nardi, alpinista morto un anno fa sul Nanga Parbat con il collega Tom Ballard. Nardi le chiese di aiutarlo a scrivere un libro sulla sua storia e prese così parte alla spedizione Tom Ballard. Ma il nostro connazionale aveva messo in conto la possibile tragedia? «E’ difficile, era un alpinista e fare delle spedizioni su certe montagne è rischioso: era la quinta volta che ci tornava e la montagna la conosceva benissimo. Certo rischiava, ma rischiava come le altre quattro volte precedenti, era preparatissimo tecnicamente e fisicamente». Alessandra Carati ha spiegato: «Prima di incontrarlo e di andare con lui la compagna, pensavo fosse un’impresa estrema e rischiosissima. Quando l’ho incontrato, ho iniziato a pensare il contrario: era preparato, sicuro, aveva disinvoltura. Era a casa sulla montagna».
ALESSANDRA CARATI, IL RAPPORTO CON DANIELE NARDI
Alessandra Carati ha poi parlato di Daniela, moglie di Daniele Nardi: «E’ una persona incredibile, non l’ho mai sentita dire una volta “non andare”, “non partire”. Era sposata con un alpinista che faceva imprese ad alta quota, una forma di amore piena di rispetto e accettazione così profonda tanto che il figlio Mattia sta crescendo con il racconto di questa figura paterna che ieri alla presentazione si è avvicinato ed ha baciato la foto della copertina del libro in cui c’era il padre». La scrittrice ha poi aggiunto: «Era sempre molto allegro. Paura della morte? Con lui ne avevamo parlato, quando ti relazioni con una persona che fa queste attività non puoi non parlarne. Lui diceva che la morte non esiste come pensiero astratto quando scali, ma esiste quando viene a mancare un alpinista tuo collega e lo capisci quando vedi i suoi familiari affranti».