Alessandro Borghese ha un figlio di 13 anni che non ha mai visto. La clamorosa rivelazione è stata fatta dallo stesso chef in un’intervista a Repubblica. «Da poco ho scoperto di avere un altro figlio nato nel 2006. Me ne occupo dal punto di vista legale. Non l’ho mai visto, non ho una sua foto». Ma Alessandro Borghese vorrebbe conoscerlo. «Mi piacerebbe incontrarlo prima o poi, se me lo permetteranno». Questo figlio è frutto di una relazione precedente a quella instaurata con Wilma Olivero, la donna che è diventata sua moglie e da cui ha avuto le due figlie Arizona e Alexandra. «Prima di sposarmi non ero mai stato fidanzato e diciamo che ero un po’ “sportivo”», ha aggiunto uno degli chef italiani più noti. Il primo incontro con la moglie è avvenuto nel 2017, quando lui aveva 32 anni. Sei mesi dopo si sono sposati. Un colpo di fulmine. «Lei lavorava in un’azienda che cercava un giovane chef per lanciare un videogioco sulla cucina. Mi chiamò questa signorina Wilma. Dopo sei mesi ci siamo sposati».
ALESSANDRO BORGHESE: IL FIGLIO NATO NEL 2006 E IL MATRIMONIO
Nell’intervista Alessandro Borghese si racconta svelando particolari inediti della sua vita privata e sentimentale. A proposito della moglie Wilma Olivero, lo chef rivela: «Lei era già fidanzata, si doveva sposare. Ho fatto un “furto”». Dalla loro unione sono nate due bambine, ma Alessandro Borghese recentemente ha scoperto di essere in realtà padre da tempo. Ma nell’intervista a Repubblica si affrontano anche altri temi, più legati alla sua attività. Parla ad esempio di quelli che fotografano i piatti prima di mangiare: «Che palle! Arriva il piatto, si inizia a fotografare e nel frattempo la salsa si slega, il piatto si fredda». Poi quando lo assaggiano restano perplessi: «Iniziano a recensire “buono però è un po’ tiepido”: grazie al ca..o sei stato cinque minuti a fare foto!». Lui ad esempio per la sua cacio e pepe ha pensato ad un nuovo modo di servirla: «Prima la servivo normale, ora ci ho messo sopra la cloche perché so che la temperatura si deve mantenere per un minuto o due in più».