Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, ecco chi sono i genitori di Leo Gassmann
Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz sono i genitori di Leo Gassmann. Il cantante, infatti, è il figlio del famoso attore, nonché nipote dell’indimenticabile icona cinematografica Vittorio Gassman. Ma il giovane artista, pur mostrandosi fiero e orgoglioso delle sue radici, non ha mai sbandierato ai quattro venti le sue parentele, anche perché già abbastanza evidenti dal nome. “Non voglio raccomandazioni!“, ha sempre detto a gran voce Leo. E infatti la sua strada nel mondo della musica la sta percorrendo esclusivamente con le sue gambe e con la fiducia di chi, come i suoi genitori, lo sostiene sempre.
Papà Alessandro Gassmann e mamma Sabrina Knaflitz, infatti, sono i primi fan di Leo e non smettono mai di supportarlo e spronarlo a raggiungere i suoi obiettivi artistici e di carriera. “Chi ho chiamato dopo Sanremo? i miei genitori e i miei amici. Ho salutato mamma che stava con papà e poi i miei amici a Roma”, aveva ammesso Leo durante la kermesse sanremese, certificando il rapporto splendido instaurato coi suoi genitori. Con papà Alessandro Gassmann e mamma Sabrina Knaflitz c’è un grande dialogo, ma soprattutto fiducia e feeling nel modo di vedere il mondo e di interpretare la vita.
Leo Gassmann e il legame speciale con mamma e papà: “Ci sono persone con cui è una fortuna imbattersi…”
Non a caso al Festival di Sanremo 2023, quando Leo ha cantato Terzo Cuore, è tornata alla mente quella dedica speciale che aveva riservato alle persone importanti della sua vita, inclusi i suoi genitori. “Il terzo cuore, una metafora che amo molto, è quello delle persone speciali in cui abbiamo la fortuna di imbatterci”, aveva spiegato il cantautore in una bella intervista pubblicata su Leggo.“Per me, ad esempio, sono i miei genitori Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, il mio professore di filosofia, per ultimo Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari con il quale ho scritto la canzone. Spero che molti possano rispecchiarvisi, riflettere su quanto a volte si è fortunati ad incontrare terzi cuori, sorriderne anche”.