Alessandro Zan, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, racconta le difficoltà affrontate nell’infanzia e nell’adolescenza, discriminato spesso a scuola per il suo orientamento sessuale. “Venivo bullizzato, con frasi spiacevoli, gesti, a volte mi bucavano le ruote della bici”, ricorda su Canale 5. Anche quello con suo padre non è stato un rapporto facile, tanto che, nel pieno degli studi universitari, decise di andare via: “Lasciare casa è stato un momento necessario per dividerci e poi per riunirci”, racconta ancora Zan. Quando suo padre inizia a stare male, Alessandro si riavvicina a lui e i rapporti tornano ad esserci: “Lui è stato male per tanti anni, una malattia lunghissima. In quel periodo però lui aveva accettato la mia omosessualità”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Alessandro Zan ospite a Verissimo
Alessandro Zan ospite di Verissimo da Silvia Toffanin si racconta a cuore aperto. Il deputato del PD è pronto a condividere con il pubblico alcuni dei momenti più importanti della sua vita: dal coming out fino al Ddl Zan boicottato al Senato. Chissà che non possa parlare anche della sua vita privata e della presenza di un compagno nella sua vita, visto che ha sempre mantenuto il maggior riserbo sulla sua sfera personale. La presenza di Zan è importante per discutere di un tema importantissimo come l’uguaglianza e il rispetto in un’era moderna dove la sopraffazione e la violenza la fanno troppo spesso da padrona. Proprio il deputato del Partito Democratico, in una delle poche interviste rilasciate al Corriere della Sera, aveva deciso di raccontare il momento del suo coming out: “poco prima di farlo, in famiglia, ero impaurito e agitato. Mia madre fu comprensiva e dolcissima, invece mio padre non la prese bene. Poi fece un percorso di accettazione personale e alla fine divenne un mio grande sostenitore”.
A fare da spartiacque e a spingerlo a fare questa confessione alla famiglia è stato l’Erasmus in Inghilterra: “tornando in Italia compresi quanto la nostra società fosse ancora fortemente machista e patriarcale. Ma un mondo diverso, fuori, era possibile. Così ho cominciato la mia militanza”.
Alessandro Zan ha un fidanzato?
Dopo un periodo di studi in Inghilterra, Alessandro Zan è tornato in Italia con un desiderio: cambiare una società machista e patriarcale. Comincia così il suo percorso: prima l’Arcigay di Padova, poi si iscrive ai Democratici di sinistra e il Pride 2002. Tra le tante esperienze anche quella come amministratore nella Giunta del sindaco Flavio Zanonato.
Il deputato PD parlando del suo essere gay ha rivelato: “fortunatamente non ho mai subito violenze fisiche per il fatto di essere gay. Ma ho spesso ricevuto battute, scherzi omofobi e qualche danno alla bicicletta” – precisando – “epiteti e scherni verbali, che erano frequenti nella Padova degli anni Ottanta e lo sono ancora oggi. Anche se la città sta evolvendo e le nuove generazioni stanno cambiando radicalmente atteggiamento”. Se in politica Alessandro Zan ha fatto sentire forte e chiara la sua voce, tutto tace sulla sua vita privata.