Alex Schwazer è pienamente soddisfatto della propria vita che si divide fra il Sudtirol Calcio e il Palace Merano: ecco le sue dichiarazioni

Alex Schwazer non abbandonerà il mondo dello sport ma cambierà disciplina: “Il mio futuro è nel calcio” racconta oggi l’atleta altoatesino, intervistato dai microfoni del Corriere Alto Adige. Il marciatore altoatesino dopo aver appeso le scarpe al chiodo, complice la doppia squalifica per doping, si divide fra l’hotel Palace di Merano e il ruolo di consulente per il Sudtirol: “Sono molto soddisfatto e realizzato”, ammette riferendosi appunto ai suoi impegni.



Alex Schwazer, che già durante la sua esperienza al Grande Fratello Vip era apparso sereno, ammette di non pensare più al passato, nonostante soltanto pochi giorni fa abbia dato vita a qualcosa di eccezionale, fermando il cronometro sul tempo di 38 minuti, 24 secondi e 7 decimi, sulla 10 km, suo record personale nonché quarto tempo italiano migliore di sempre… a 40 anni. “L’obiettivo era il mio primato”, commenta il tempone, aggiungendo di essere andato un po’ più lento rispetto all’allenamento.



ALEX SCHWAZER: “SORPRESO DI ESSERE A QUESTO LIVELLO”

Alex Schwazer ammette di comunque di essere sorpreso “di essere a questo livello”, tenendo conto che si è allenato molto meno rispetto a quando era un professionista. Alla luce di questi tempi, non sono in pochi a sperare in un possibile ritorno nei campionati italiani dell’altoatesino, ma per il momento lo stesso ammette di non avere obiettivi, “in ogni caso non voglio andare oltre i 10 km”, ricordando i suoi molteplici impegni.

“Se poi una gara di campionato italiano capita in un periodo buono, non avrà paura a farla”, rivela. Un tempo record che è merito anche del suo nuovo allenatore, Domenico Pozzovivo, scelto direttamente da Alex Schwazer visto che “lui è riuscito a performare bene sopra i 40 anni”.



Alex Schwazer (Foto: Netflix)

ALEX SCHWAZER: “NON PENSO MAI A QUELLO CHE SAREBBE POTUTO ACCADERE…”

Prestazioni importanti quelle del marciatore che agli addetti ai lavori fanno venire più che un rimpianto ma non allo stesso: “Non penso mai a quello che sarebbe potuto accadere, sarebbe inutile, guardo avanti e mai indietro, e sono contento di quello che faccio oggi”. Del resto la carriera dell’italiano non è stata così male: “Ho vinto le Olimpiadi e anche altre gare, va più che bene”.

Resta comunque l’amarezza e la forte sensazione che qualcuno abbia realmente ostacolo il ritorno in gara di Alex Schwazer dopo aver scontato la prima squalifica: “Se ci penso mi viene la nausea – ammette l’atleta – se cercassi riscatti non riuscirei ad allenare come mi alleno ora, con la mente libera, quindi non penso mai a quello che è accaduto e ciò mi aiuta a non tormentarmi”. Come detto sopra, oggi Schawzer lavora con il Sudtirol in Serie B, curando la forma fisica dei giocatori, mentre con l’hotel Palace di Merano, collabora alla Medical Spa. “Il calcio è il mio futuro – dice – ma non sono tifoso né guardo le partite, mi interessano solo le prestazioni e i dati”