Alex Schwazer, marciatore azzurro, è stato intervistato dalla trasmissione di Rete 4 “Controcorrente”, condotta da Veronica Gentili e andata in onda nella serata di ieri, mercoledì 1 giugno 2022. Il vincitore della medaglia d’oro olimpica ai Giochi di Pechino 2008, non ha esitato a svelare il proprio stato d’animo di fronte alle telecamere del programma targato Mediaset: “Io sono molto amareggiato, perché ho perso tantissimi anni senza poter fare altre gare e magari vincerle e questo non tornerà mai più indietro”.
Ricordiamo che Schwazer fu accusato di aver assunto doping nel 2012 e nel 2016, fino a quando l’anno scorso il tribunale di Bolzano ha riconosciuto la sua innocenza. Nonostante questo, a livello di giustizia sportiva l’atleta non ha ancora terminato di scontare la sua pena: “Io sono squalificato ancora per 2 anni, quindi questo vuol dire che a livello professionistico non posso assumere alcun ruolo, né come atleta, né come tecnico”.
ALEX SCHWAZER: “ERO CONVINTO CHE SI TRATTASSE DI UN ERRORE, INVECE…”
Rammentiamo ai nostri lettori i passaggi salienti della vicenda che vede protagonista Alex Schwazer: alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012, l’azzurro fu trovato positivo al doping e, in una conferenza stampa, ammise la sua colpevolezza e scoppiò in lacrime, dicendosi triste per aver gettato alle ortiche anni di allenamenti e sacrifici. Dopo 4 anni, archiviata quella parentesi così dolorosa, Schwazer era pronto a partire alla volta del Brasile per tentare di conquistare l’oro olimpico a Rio de Janeiro, ma a giugno risultò nuovamente positivo a un controllo anti-doping: “Subito ero convinto che si trattasse di un errore, ma sono ben presto arrivato alla conclusione che non era un errore”.
L’atleta fu squalificato fino al 2024, fino alla svolta dell’anno scorso, quando fu assolto dal tribunale di Bolzano per non aver commesso il fatto: qualcuno aveva manomesso i suoi campioni di urina. “Io non penso di essere stato vittima di un complotto, io sono vittima di un complotto – ha aggiunto Alex Schwazer -. Questo è un dato di fatto”. Esattamente come sono un dato di fatto gli anni di carriera strappati e che nessun giudice potrà mai restituire al marciatore.