Quasi un mese dopo l’omicidio di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso in pieno centro a Civitanova Marche, il suo corpo non ha ancora ricevuto una degna sepoltura. Il cadavere dell’uomo è ancora in una cella frigorifera dell’obitorio della cittadina marchigiana, come spiega La Stampa. Nessun funerale e nessuna sepoltura, al momento, per l’uomo soffocato in pieno giorno nel centro di Civitanova Marche mentre chiedeva l’elemosina.
Ad ammazzarlo brutalmente, davanti gli occhi dei passanti – alcuni armati di smartphone per riprendere l’accaduto – è stato Filippo Ferlazzo. Alika è stato inseguito e buttato a terra e poi ammazzato a mani nude dopo un corpo a corpo durato diversi minuti. Nessuno è intervenuto, nonostante in molti abbiano visto la scena. La cerimonia per dare una degna sepoltura ad Alika Ogorchukwu non è ancora stata fissata, ma di certo si svolgerà a San Severino Marche, dove l’uomo abitava ormai da sei anni insieme alla moglie Charity e al figlio. Proprio lei, spiega La Stampa, ha chiesto che fossero presenti anche i fratelli del marito che vivono in Nigeria. Un viaggio però difficile che rischia di diventare un caso diplomatico. I funerali erano stati prima rinviati a dopo Ferragosto, ed ora che il 15 agosto è passato ormai da settimane, non c’è ancora una data, tanto che la vicenda sta creando un forte imbarazzo alle istituzioni.
Perché i funerali non sono ancora stati celebrati
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha spiegato a La Stampa che il problema che sta facendo ritardare i funerali di Alika Ogorchukwu è la mancanza di passaporti dei fratelli: “Siamo tutti attoniti , anche questore e prefetto. Siamo in attesa di risposta. Per ora possiamo solo dire che non si terranno di sicuro entro agosto. Speriamo che possano svolgersi nella seconda settimana di settembre. Noi però non possiamo fare altro che aspettare”. L’avvocato di famiglia, Francesco Mantella, ha spiegato: “I fratelli di Alika Ogorchukwu non avevano il passaporto. Hanno ottenuto finalmente il documento qualche giorno fa. Ora speriamo che si possa accelerare, purtroppo non è facile. Ho ricontattato il consolato italiano a Lagos, e ho cercato di capire a che punto fosse la procedura. Ho anche spiegato ancora una volta che la loro richiesta di visto non può seguire l’iter normale, complesso, farraginoso, altrimenti non riusciranno mai a venire. Devono essere sottoposti a un iter diverso. Chiamerò per l’ennesima volta il consolato italiano, speriamo di avere finalmente dei tempi definiti e brevi. Non è possibile aspettare sine die”.
Il 9 agosto la moglie di Alika Ogorchukwu ha incontrato il sindaco di San Severino Marche per definire i dettagli del funerale. Sarà cerimonia all’aperto, al campo sportivo di San Severino. Ci saranno canti tipici della Nigeria e al funerale stesso prenderà parte la comunità nigeriana delle Marche. In caso di maltempo, è pronto il palazzetto dello sport di San Severino: al momento, però, nessun funerale.