L'intervista del quotidiano La Stampa alla poliedrica Amanda Lear, artista a tutto tondo fra pittura, musica e teatro: cos'ha raccontato
La poliedrica Amanda Lear si è raccontata stamane ai microfoni de La Stampa, svelando il suo amore per l’arte e la pittura, una vena artistica “che mi salva da droga e psicoanalisi”, racconta lei stessa. Le opere dell’artista nata a Saigon sono esposte per la prima volta a Milano, ma chi la conosce non si sorprende più di tanto: “Ho studiato alla scuola delle Belle Arti di Parigi – racconta – non ho mai smesso di dipingere”, anche perché “per me è una terapia, mi tiene lontana da analisi e droghe, con un pennello in mano mi rilasso”.
Sui muri dell’esposizione ci sono molti ritratti di personaggi famosi realizzati dalla stessa Amanda Lear, come ad esempio Tina Turner (“Una grande amica”), ma anche John Lennon, Jimi Hendrix e David Bowie (“Eravamo tutti insieme a Londra, anni incredibili, io facevo la modella”).
AMANDA LEAR: “UNA VOLTA OSPITAI JIMMY HENDRIX…”
L’artista racconta di aver ospitato un giorno a casa sua proprio Hendrix (“Aveva bisogno di sparire da una fidanzata invadente”), mentre con David Bowie fu una vera e propria storia d’amore: “L’ho dipinto come un vampiro perché lo era, fu il primo a spingermi a cantare. Ci siamo lasciati perché lui era troppo preso dalla sua carriera, non c’era posto per me”.
C’è poi John Lennon, definito “geniale ma chiuso” dalla Lear, ma anche Yoko Ono, la compagna del compianto ex Beatles, di cui Amanda ricorda un curioso aneddoto: “Aveva offerto un sacco di soldi a Salvador Dalí per un suo pelo dei baffi, ma lui non voleva darglielo perché temeva fosse una strega e facesse dei sortilegi. Quindi andò in giardino, prese un filo secco di un fiore e glielo diede”.
AMANDA LEAR SU SALVADOR DALI’ E IL TEATRO
Amanda Lear è stata una grande amica dell’immenso Dalí, e grazie a lui ha conosciuto personaggi altrettanto celebri del calibro di Andy Warhol e Onassis: “Era affascinante, magnetico e intelligente”. Fra i suoi quadri anche molti nudi maschili: “Con i nudi dell’uomo celebro l’armonia del corpo umano, soprattutto la schiena”.
Amanda Lear, oltre all’arte, continua a recitare, e da poco ha finito il tour di Scopone scientifico, adattamento teatrale del film con Alberto Sordi. “Vorrei venire in Italia – aggiunge – ma il teatro nel Bel Paese è in crisi – sottolinea – non ha i soldi per uno spettacolo di questo tipo”.
Sullo sfondo resta sempre uno dei grandi amori di Amanda Lear: la musica, rilanciata grazie anche allo spot di Chanel con il brano Follow Me, un pezzo dell’artista di Saigon: “Mi ha rilanciato a livello mondiale”, e alla fine Universal l’ha “convinta a fare un album” di tutti inediti, “metà dei quali già incisi”. Amanda Lear ha alle spalle ben 23 dischi e 28 milioni di copie vendute, un’altra cosa che molti ignorano dell’artista: e pensare che in Italia crediamo sia solo Tomorrow…
