Americani: il 68% vive con lo stipendio mensile, solo 1 su 10 usa app avanzate per il budgeting. Stress finanziario in crescita
Secondo i dati diffusi nel nuovo report di PYMNTS Intelligence, pubblicato a giugno 2025, la maggioranza degli americani – il 68,4% per la precisione – vive oggi in condizioni di forte precarietà economica, costretta a gestire le spese mensili in funzione dello stipendio che entra, spesso con un margine quasi nullo: si tratta di 684 adulti su 1.000, un dato mai raggiunto prima e in costante crescita, in quanto, erano il 57% solo due anni fa e di questi, quasi il 25% non riesce neppure a pagare in tempo le bollette mensili senza restare indietro, mettendo in luce una condizione di instabilità finanziaria sempre più diffusa e preoccupante.
Nel dettaglio, il report – basato su 2.040 interviste effettuate tra il 1° e l’11 maggio 2025 – mette in risalto un netto disallineamento tra le reali esigenze economiche dei cittadini e l’adozione di strumenti digitali in grado di gestire il bilancio personale: solo il 37% dei consumatori statunitensi utilizza oggi app o servizi evoluti di budgeting, come Credit Karma (Intuit), SoFi o Expensify, mentre oltre il 60% continua a restare scoperto o si affida a strumenti minimi, come la semplice app bancaria.
Una famiglia americana su cinque, infatti, si affida esclusivamente all’app della propria banca per gestire entrate e uscite, spesso senza funzionalità avanzate, mentre solo il 13% tiene traccia delle spese con software dedicati; il 30% ha attivato il pagamento automatico delle bollette, mentre 1 su 5 usa ancora un foglio di calcolo manuale per tenere traccia del proprio budget.
La conseguenza più diretta di questa carenza di strumenti è un livello molto alto di ansia finanziaria diffusa: 6 americani su 10 dichiarano di non sentirsi a proprio agio con la propria situazione economica, anche tra coloro che non vivono tecnicamente paycheck to paycheck; oltre la metà afferma di provare disagio quando si tratta di conti personali. E non si tratta solo di fasce a basso reddito: più del 50% di chi guadagna oltre 100.000 dollari l’anno si dice comunque poco sereno, a dimostrazione che lo stress da denaro ha ormai superato la barriera dei redditi, diventando una condizione generalizzata.
Americani e ansia finanziaria: 6 su 10 preoccupati, solo gli utenti di app avanzate si sentono davvero sicuri
Il tema centrale che emerge dal report sulla stabilità finanziaria degli americani riguarda la correlazione tra strumenti di budgeting e percezione di sicurezza economica, in quanto tra gli statunitensi che vivono stipendio per stipendio e faticano a pagare le bollette, meno di 3 su 10 dichiarano di sentirsi finanziariamente a proprio agio, mentre tra quelli che usano app di budgeting avanzate, la percentuale sale oltre il 50%, anche tra chi è in difficoltà.
Questo significa che la tecnologia, se ben utilizzata, può offrire un supporto concreto e accessibile, ma nonostante questo, continua a restare sottoutilizzata, con la distanza tra domanda e offerta che è ben visibile: da un lato milioni di persone alle prese con imprevisti, inflazione, rincari e ansia, dall’altro, app che non riescono ancora a comunicare con efficacia la propria utilità, finendo per apparire come strumenti generici e poco differenziati.
Il marketing delle app di budgeting, secondo il report, dovrebbe cambiare radicalmente approccio con meno promesse astratte, più focus su benefici concreti e personalizzati, come promemoria per i pagamenti, gestione dei debiti, notifiche personalizzate e una maggiore integrazione con le spese quotidiane; la risposta a questo problema potrebbe risiedere proprio in un difetto di comunicazione, ma anche nella maggiore stanchezza mentale dei consumatori, che si sentono troppo sopraffatti per avviare un cambiamento, pur sapendo che è necessario.
Un dato curioso è che, nonostante la tensione economica sia reale, la percentuale di chi riesce comunque a gestire le proprie finanze con una certa regolarità è leggermente migliorata a maggio: il 44,2% si dice in grado di far quadrare i conti, contro il 44,7% di aprile, un miglioramento minimo, ma che resta comunque superiore di 2,5 punti rispetto a due anni fa.
Ad ogni modo, ciò non toglie che la situazione generale sia ancora critica poiché circa 1 americano su 4 ha accumulato ritardi nei pagamenti, con un aumento di quasi il 9% rispetto al 2023 e i principali colpevoli sono sempre gli stessi: bollette impreviste, spese sanitarie non pianificate, rincari dell’affitto e oscillazioni dei prezzi al consumo che colpiscono anche beni basilari come l’abbigliamento e l’alimentazione.
Il panorama generale è quello di una società tesa, dove il benessere finanziario dipende sempre più dalla capacità di dotarsi degli strumenti giusti e usarli in modo costante; le app di budgeting avanzato possono giocare un ruolo determinante in questa trasformazione, ma per farlo devono colmare il divario tra offerta e percezione, diventare più intuitive, più efficaci, più umane, perché oggi più che mai, gestire il denaro non è solo una questione numerica, ma una questione di equilibrio emotivo e mentale.