Le assicurazioni potrebbero risarcire i commercianti che hanno subito gravi danni economici durante il periodo di lockdown totale, in cui hanno abbassato le serrande. A spiegarlo è stato Francesco Amodeo, giornalista d’inchiesta, scrittore ed opinionista televisivo, intervenuto durante un programma radiofonico di Radio Radio. Amodeo esordisce con tali parole: “Oggi spero di poter dare una buona notizia ai nostri radioascoltatori: molti commercianti, soprattutto nel settore turistico e della ristorazione, hanno in passato sottoscritto delle polizze assicurative per le coperture dei rischi del commercio, spesso denominate polizze plus, che non sono le classiche polizze contro i rischi di furto o incendio, ma sono delle polizze che al loro interno riportano la dicitura ‘interruzione di esercizio da malattie infettive e simili’”. Amodeo cita poi il caso di un contratto stipulato con Assicurazioni Generali, secondo cui “La società risarcisce anche il danno derivante dalla perdita di ricavi dovuta alla chiusura totale dell’esercizio disposta dall’autorità in conseguenza di malattie contagiose o infettive del personale”.
FRANCESCO AMODEO, E LE ASSICURAZIONI: “IN CORSO CLASS-ACTION”
Evidente la similitudine con la pandemia che ha costretto numerose attività a chiudere nei mesi di marzo, aprile e maggio: “Sembra quasi l’esatta descrizione di una polizza contro il rischio pandemia – prosegue Amodeo – ma dato che è stata sottoscritta in tempi non sospetti da migliaia di commercianti, essi ignorano l’esistenza di queste clausole al suo interno, quindi all’interno del contratto sottoscritto”. Il giornalista lamenta il comportamento delle compagnie di assicurazioni, a suo modo di vedere un po’ sornione: “Le assicurazioni ovviamente fanno finta di niente, anzi, fingono che il covid-19 non rientri nelle categorie elencate, ma chi fa ricorso, come accaduto in Francia, viene risarcito”. A riguardo sarebbe già partita una sorta di class action: “L’associazione ‘Noi consumatori’ difesa dall’avvocato Angelo Pisani è già in prima linea in Italia per una sorta di class-action dato che il risarcimento in questione prevederebbe una indennità giornaliera per interruzione di esercizio, quindi davvero tanti soldi per chi ha sottoscritto questi contratti”. Quindi Amodeo chiosa: “Migliaia di commercianti ancora non lo sanno e le compagnie di assicurazione, che sono molto veloci e leste a contattare i propri clienti quando è il momento di riscuotere, sembrano invece molto distratte quando è il momento di risarcire”.