Il III trimestre mostra un buon andamento del mercato immobiliare in Italia, con più vendite e una minor offerta sugli incarichi.
Uno studio riportato dall’Agenzia delle Entrate insieme a Tecnoborsa e Banca d’Italia ha evidenziato un buon andamento del mercato immobiliare in gran parte d’Italia, con crescite sulla maggior parte del territorio, in particolar modo al Nord Est Penisola.
L’analisi ha coinvolto poco più di 20 agenti immobiliari, i quali hanno attestato un buon numero di compravendite del mattone, complici i tassi d’interesse più bassi e la convenienza individuata in alcuni territori.
L’andamento del mercato immobiliare in Italia nel III trimestre
Al III trimestre l’andamento del mercato immobiliare in Italia ha fatto evincere una buona redditività complessiva, garantendo delle compravendite anche durante l’alta stagione estiva, spesso soggetta ad una minor richiesta.
Anche se attualmente sembra esserci un trend in rialzo, il sistema evidenzia una criticità importante, la minor acquisizione di nuove unità immobiliari da vendere. L’offerta è in calo, e questo inevitabilmente potrebbe far registrare dati e previsioni più pessimistiche nel medio e lungo periodo.
Un’analisi temporanea che però non sembrerebbe pregiudicare il 4° trimestre dell’anno in corso, il 2025, che regalerà – dalle prime supposizioni – delle soddisfazioni.
Come cambieranno i prezzi delle case?
Sui prezzi ci sono delle differenze importanti, gli appartamenti green costano di più, gli incarichi degli agenti si riducono e i tempi medi di una compravendita si abbassano leggermente, attestandosi sui 5,6 mesi.
Il problema – secondo gli agenti coinvolti nello studio – starebbe nell’aumento della frequenza degli affitti brevi, che contribuirebbero a diminuire l’offerta abitativa e conseguenzialmente producendo meno possibilità ma creando più disagi.
Complessivamente, almeno sul tema delle vendite, i prezzi delle abitazioni sembrano esser più vantaggiosi rispetto all’anno scorso, salvo in alcune aree dell’Italia come al Centro e al Nord Est, dove c’è stato un lieve rialzo.
Rispetto al pagamento in contanti, si è consolidato un aumento dei mutui, complici le difficoltà di poter accumulare tanta liquidità al punto da poter acquistare in un’unica soluzione.