L'Angelus di Papa Leone XIV oggi 14 settembre 2025, nel giorno del suo 70esimo compleanno: la salvezza dell'umanità attraverso l'abbraccio della Croce
LA CROCE DI DIO PER SALVARE GLI UOMINI DAL MALE: IL MESSAGGIO DEL PAPA ALL’ANGELUS
L’esaltazione della croce, ma anche il richiamo alla speranza della pace, così come la commozione per gli auguri dei suoi primi 70 anni: l’Angelus di Papa Leone XIV di oggi, domenica 14 settembre 2025, è un concentrato di pensieri, espressioni e testimonianze di chi non si arrende a rilanciare un messaggio di speranza all’intera umanità. Nel giorno del suo compleanno, e prima di recarsi in Basilica di San Paolo fuori le mura per l’importanza commemorazione dei martiri del XXI secolo, Papa Prevost nell’Angelus domenicale comment all Vangelo di Giovanni nel giorno dell’Esaltazione della Santa Croce.
Nel riconoscimento di Nicodemo sulla natura divina di Gesù risiede un grande messaggio anche per le generazioni future: anche se non comprese appieno in quel momento l’intero valore del Cristo, dopo la crocifissione aiutando a seppellire il corpo del Salvatore capirà definitivamente che «Dio, per redimere gli uomini, si è fatto uomo ed è morto sulla croce». È sempre nell’Angelus di oggi che Papa Leone XIV, citando un passo della Bibbia sulla storia di Mosè, ricorda come la salvezza del Signore si mostra nell’umanità più intima, arrivando a morire in un modo crudele e perfino come la crocifissione.
È per questo motivo che si celebra una festa come quella della “esaltazione”: non per un malcelato senso dell’orrido, o godimento nella sofferenza, ma l’inverso, è proprio per un amore immenso che Dio prova per l’umanità che si può scoprire la piena salvezza. Lui abbraccia la nostra salvezza, testimonia Papa Leone XIV, tanto da trasformare un mezzo di terribile morte come la croce in uno strumento di vita, «insegnandoci che niente può separarci da Lui». In sostanza, l’amore è più forte del peccato e del male che ciascuno di noi può provocare durante la propria esistenza.
LA COMMOZIONE E L’IRONIA SUI PROPRI 70 ANNI: TANTI AUGURI PAPA LEOINE XIV!
Simpatico il siparietto finale, dopo la recita dell’Angelus e dopo il consueto appello alla pace con Papa Leone XIV che ritorna sulla centralità di Cristo morto per salvare l’umanità, donando vita con la propria successive Resurrezione: proprio come aveva sottolineato poco prima nel rilevare l’amicizia del Signore nel mostrarsi sempre a fianco dell’umanità per poterla salvare con la propria stessa vita, il Santo Padre si è commosso nel vedere una Piazza San Pietro in costante lode e gioia per i suoi 70 anni.
Nel primo compleanno da Pontefice della Chiesa, Papa Leone XIV si commuove guardando quella festa e gli auguri risuonati in tutto il Vaticano: «sembra che sappiate, oggi compio settant’anni», sottolinea ridendo dal balcone di San Pietro, ringraziando tutti i fedeli e tutti coloro che gli hanno fatto gli auguri anche solo ricordandolo nella preghiera.
Appellandosi ai vescovi alla vigilia dell’anniversario per i 60 dall’istituzione del Sinodo dei Vescovi (sotto il Pontificato di San Paolo VI), il Papa ricorda loro di essere sempre in comunione con la Chiesa, rinnovando inoltre «impegno per l’unità, per la sinodalità e per la missione della Chiesa».