Insultata non solo da alcuni suoi coetanei e compagni ma dagli stessi docenti per aver protestato a Torino contro la Dad. La storia di Anita Iacovelli, giovane studentessa di 12 anni di cui si era occupata la stampa già tempo addietro e che negli ultimi tempi ha addirittura travalicato i confini nazionali meritandosi alcuni pezzi sulla stampa estera, è tornata prepotentemente d’attualità dopo che Lucia Azzolina, ex Ministra all’Istruzione, ha pubblicato sui propri profili social una lettera inviatale della madre della ragazzina.
Anita, protagonista di un flash mob lo scorso novembre con tanto di banchetto davanti alla sua scuola, aveva chiesto che fosse allungato il calendario scolastico anche a costo di perdere le vacanze: idea tra l’altro, secondo alcuni rumors, nel programma del neonato Governo guidato da Mario Draghi e che a suo tempo anche l’ex Ministra aveva avanzato ricevendo allo stesso modo diverse critiche. E per questa richiesta di stare in classe fino a giugno Anita è stata letteralmente massacrata sui social per una vera e propria tempesta che ha coinvolto addirittura qualche insegnante.
ANITA IACOVELLI, “A SCUOLA ANCHE A GIUGNO”: E SUI SOCIAL SI SCATENANO GLI INSULTI
A quanto si apprende il Ministero è intervenuto di fronte all’accaduto e, dopo essersi messo in contatto con la famiglia Iacovelli, vuole vederci chiaro per valutare eventuali responsabilità, specialmente nei confronti di quei docenti che hanno commentato in modo duro e in certi casi sgradevole e offensivo (“Fatti curare” si leggeva anche) e che ora potrebbero essere oggetto di provvedimenti. Tutto è nato dal fatto che un portale di informazione scolastica ha rilanciato le parole di Anita scatenando diverse reazioni, tra coloro che hanno accolto favorevolmente l’idea e invece chi si è scagliato tastiera alla mano contro la 12enne.
Come è noto, l’idea che sembrava nell’agenda del Governo Draghi pare già tramontata anche perché già negli scorsi giorni si erano registrate vaste sacche di resistenza nel mondo della scuola a fare lezione fino al 30 giugno, per quello che rappresenta un fronte trasversale tra alunni e insegnanti. Dopo la denuncia della Azzolina col suo lungo post a sostegno di Anitae della madre (“Preferisco la classe alle vacanze, abbiamo perso troppo tempo” la protesta della ragazza), che ha definito “vergognoso e desolante” l’accaduto, a fare male è soprattutto il tenore di commenti di tanti adulti che non solo hanno invitato la ragazzina a curarsi ma anche a farsi fare una diagnosi dei suoi presunti problemi mentali o invitandola ad andare a pulire i servizi igienici pubblici. In attesa delle decisioni che prenderà il Miur in merito a questa incresciosa vicenda.