Chi rinuncia all'anticipo sulle pensioni vuol usufruire del bonus Maroni, godendo di un salario più alto. L'Upb ha già fatto una stima.

Il bonus Maroni è stato non solo confermato ma anche potenziato, premiando chi rinuncia all’anticipo sulle pensioni e decide invece di rimanere sul lavoro, consapevole di guadagnare più soldi grazie all’esonero contributivo in busta paga. Potranno usufruire dell’incentivo sia chi gode dei requisiti tradizionali (42 anni di età e dieci mesi di contributi) sia con Quota 103.



L’aggiornamento arriva dopo la pubblicazione della circolare INPS con il numero 799 e risalente al 2025, il cui esonero contributivo del 9,19% viene abolito dalla busta paga aumentando di fatto il salario, mentre i contributi versati dal datore di lavoro all’ente restano sempre a suo carico.

Premio per chi rinuncia all’anticipo sulle pensioni

Il premio per coloro che rinunciano all’anticipo sulle pensioni è previsto per ogni lavoratore subordinato, sia che si trovi nel settore privato sia che in quello pubblico. Il beneficio ricade – lo ricordiamo – soltanto in busta paga, aumentando l’importo netto grazie all’esenzione del 9,19% della quota mensile di contributi che sarebbe versata automaticamente da ogni lavoratore.



Per conoscere l’importo al netto dell’esonero, è sufficiente controllare nel proprio cassetto fiscale o in alternativa sottrarre la percentuale che mensilmente viene addebitata in busta paga e considerarla dalle prossime volte “inclusa”, con tanto di incremento del proprio salario.

Questo significa che il beneficio decade nel momento in cui il contribuente beneficerà della pensione, che rinunciando alla formula anticipata dovrà attendere i requisiti per la vecchiaia, concretizzandosi nel momento in cui verserà vent’anni di contributi e al raggiungimento di 67 anni.



Come fare domanda per il Bonus Maroni

Il nuovo bonus Maroni potenziato grazie all’ultima normativa in Bilancio, può essere richiesto autonomamente grazie al portale INPS, che permette l’invio telematico tramite i servizi online o in alternativa telefonando agli operatori telefonici dedicati.

In alternativa è possibile delegare l’operazione ad un patronato o Caf di fiducia, che provvederà all’invio della pratica al posto del richiedente.

Infine, per valutare quanto conveniente sia il bonus Maroni, l’Upb ha fatto delle simulazioni e ha tratto una conclusione importante: se il beneficio viene goduto nel prossimo biennio, si potrebbe ottenere un buon ritorno economico, al contrario (se l’arco temporale divenisse più lungo), no.

Il motivo – seppur possa sembrare un paradosso – è legato al vantaggio dell’ultima Legge di Bilancio, che ha garantito un minor pressing fiscale sulla imponibilità del reddito e conseguenzialmente del cedolino previdenziale.