Antonia Salzano e Andrea Acutis, chi sono la mamma e il papà del beato Carlo Acutis, il racconto della vita del figlio tra fede e passione per l'informatica
Antonia Salzano e Andrea Acutis sono i genitori di Carlo Acutis, il ragazzo scomparso a causa di una leucemia fulminante a soli 15 anni, che presto sarà proclamato santo dalla Chiesa. La mamma, oggi 58enne, che sarà ospite alla trasmissione Verissimo, è stata negli ultimi anni la principale testimone dei miracoli compiuti dal giovane, riconosciuti ufficialmente anche da Papa Francesco nel processo di beatificazione, ed è chiamata spesso a raccontare la vita del figlio attraverso interviste e interventi. Il papà Andrea, presidente del gruppo Vittoria Assicurazioni, è invece più riservato e schivo e non compare quasi mai in televisione o agli eventi dedicati, tranne che per qualche pubblica apparizione.
Come ad esempio l’incontro organizzato dall’Istituto Leone XIII, liceo milanese frequentato da Carlo, in occasione del quale ha ricordato la straordinaria fede che caratterizzava la quotidianità del bambino già all’età di 7 anni, e il grande talento nel campo dell’informatica che utilizzava per divulgare il Vangelo. In una intervista esclusiva con il quotidiano L’identità, aveva infatti detto: “Carlo sapeva benissimo che i mezzi di comunicazione odierni potevano esser utilizzati per renderci insensibili al mondo, lui invece li ha utilizzati come nuove tecniche di comunicazione per comunicare i valori, la bellezza e soprattutto la libertà“.
Antonia e Andrea, genitori di Carlo Acutis: “Nostro figlio è stato il vero influencer di Dio, usava internet per diffondere il Vangelo”
Antonia e Andrea, genitori del beato Carlo Acutis, che sarà presto proclamato santo, si sono trasferiti da qualche anno da Milano ad Assisi, dove ora è custodito il corpo del ragazzo. Ricordando la vita dell’adolescente prima della malattia, il papà aveva raccontato con rammarico: “Purtroppo per lavoro ero spesso fuori e non mi sono goduto mio figlio come avrei voluto”, sottolineando anche il rapporto che il ragazzo aveva con la città di San Francesco: “Era innamorato di Assisi ma non era un francescano. Era semplicemente un adolescente del nostro tempo, innamorato di Gesù, dell’Eucaristia e nella pratica del rosario“.
Carlo è stato soprannominato da molti “L’influencer di Dio” e considerato “il patrono di internet” per aver unito la passione per l’informatica con la fede e su questo punto anche la mamma ha voluto inviare un messaggio a tutti i giovani e alle famiglie nell’era della digitalizzazione dicendo in occasione dell’incontro nel liceo scientifico Leone XIII: “Cosa vogliono fare con questi telefonini… Vogliono digitalizzare anche l’anima dei ragazzi? I genitori sono impreparati. E nessuno deve dimenticarlo: l’unico obiettivo di queste tecnologie è il profitto“.