Dopo due mesi di indagini, un nigeriano di 32 anni è stato arrestato per lo stupro di una diciottenne avvenuto ad Anzio, provincia di Roma, lo scorso maggio. Come riportato dal Corriere della Sera, lo straniero è stato individuato e fermato alla stazione di Aprilia mentre stava per salire su un treno con destinazione Roma Termini. Ma c’è di più: il clandestino era già stato condannato per violenza sessuale e rapina, ma non è mai stato mai espulso.
Gli agenti della Squadra mobile e del commissariato di Anzio-Nettuno lo hanno fermato sabato, poco dopo l’alba, nel piccolo scalo ferroviario. Il nigeriano è stato incastrato dall’esame del Dna: la polizia scientifica aveva repertato tracce biologiche del violentatore della ragazza sugli indumenti di quest’ultima sia nella baracca dove è stata perpetrata la violenza.
Anzio, abusò di una 18enne: arrestato nigeriano
Come riportato dal Corriere della Sera, già nel corso della giornata di oggi il nigeriano potrebbe comparire davanti al gip del tribunale di Latina per l’udienza di convalida del fermo, ma non è chiaro se abbia ammesso le sue responsabilità. In base a quanto ricostruito dagli esperto, la violenza sessuale non sarebbe stata pianificata: lo straniero avrebbe scelto la sua vittima sul momento, a caso tra i viaggiatori sul bus di pendolari. Sette anni dopo l’arresto per la prima violenza, abbinata a una rapina, il clandestino è tornato in azione: ha trascinato la povera diciottenne in una baracca di Anzio e l’ha stuprata. La giovane è poi riuscita a scappare, chiedendo aiuto ad alcuni automobilisti sulla via Nettunense. In ospedale, aveva reso noti alcuni particolari dello stupratore, in particolare i tatuaggi e la sua particolare camminata.