Inchiesta sull'Urbanistica a Milano, arrestato ai domiciliari ex dirigente Oggioni: le accuse agli indagati e il caos in giunta Sala sulla gestione edilizia

CAOS URBANISTICA A MILANO: INCHIESTA SULLA GIUNTA SALA, ARRESTATO ARCHITETTO EX DIRETTORE DELLO SPORTELLO EDILIZIA

Mentre a livello nazionale continua lo “stallo” per il decreto Salva Milano (ancora fermo al Senato, ndr) arriva la prima svolta per le inchieste sul sistema dell’Urbanistica e la gestione della giunta Sala in merito all’organizzazione edilizia: stamane su ordinanza del gip Mattia Fiorentini – informa l’ANSA – il nucleo della GdF ha disposto perquisizioni a Palazzo Marino, oltre che porre in arresto ai domiciliari Giovanni Oggioni, architetto ex membro della Commissione Paesaggio e soprattutto ex direttore responsabile dello Sportello unico edilizia del Comune di Milano.



Come conseguenza diretta di una serie di inchieste precedenti della procura di Milano, l’ex dirigente del Comune viene accusato a vario titolo di corruzione, falso e depistaggio assieme ad altri indagati tra operatori economici, progettisti e vari soggetti che gravitavano attorno all’amministrazione Sala per il sistema urbanistico della metropoli. Nello specifico, riporta la medesima ordinanza dei pm, ad Oggioni vengono contestate svariate consulenze per un’associazione di costruttori e per un privato, mentre era componente della Commissione Paesaggio tra il 2021 e il 2024. Ad aggiungere il quadro indiziario, l’accusa contro l’architetto è di aver tentato di distruggere le prove di un eventuale suo coinvolgimento una volta scoperto di essere già indagato per altri fascicoli aperti negli scorsi due anni sempre sul sistema dell’Urbanistica a Milano.



LE ACCUSE E IL SALVA-MILANO: PER IL SINDACO SALA “CHI HA SBAGLIATO PAGHI DURAMENTE”

Oltre alle perquisizioni nel Comune di Milano presso gli uffici della prevenzione corruzione e del Segretario Generale della giunta Sala, nelle scorse ore il nucleo della Guardia di Finanza ha effettuato controlli presso le sedi di Abitare In Spa e Assimpredil Ance – le due aziende coinvolte dalle carte dell’inchiesta – assieme agli uffici della Direzione Rigenerazione Urbana. Secondo la procura di Milano vi sarebbe un potenziale sistema illecito che agiva per favorire via libera e rilascio di titoli edilizi per operazioni immobiliari speculative e sospette.



Sempre dalle carte riportate oggi dal “Corriere della Sera”, l’accusa sull’architetto Oggioni è di avere anche tentato di affossare la medesima giunta Sala parlando nel 2023 con l’attuale assessore alla Casa, di fatto però nominato solo nel 2024: negli ultimi mesi l’ex dirigente e altri indagati nell’inchiesta sull’Urbanistica di Milano avrebbero steso materialmente il decreto Salva-Milano, consegnando il materiale all’attuale Ministro Foti (all’epoca dei fatti capogruppo FdI alla Camera) per smuovere le acque anche a livello nazionale sul progetto di legge che poi effettivamente venne avviato per sbloccare l’impasse edilizia nella capitale economica del Paese.

Secondo un primo commento a caldo sulle inchieste, il sindaco Beppe Sala sottolinea come chi eventualmente abbia sbagliato nell’intera vicenda «deve pagare, anche in maniera dura», anche se aggiunge di voler difendere l’operato del Comune e dell’Amministrazione in quanto sua squadra. Se però le inchieste dovessero portare ad effettiva colpevolezza dei vari indagati, «è giusto che si paghi anche duramente». Sala ribadisce però come il decreto Salva-Milano debba passare per svariati motivi, e che non può essere fermato per un’inchiesta pur legittima che sia: «Ci rimettiamo a quello che la procura deciderà», conclude il primo cittadino milanese, che appena due giorni fa in una lunga intervista al “Foglio” lodava la struttura verticale della sua amministrazione, compreso il grande sistema di edilizia e Urbanistica sotto la Madonnina.