L'assegno sociale può essere riconosciuto anche se durante una separazione non è stato richiesto il mantenimento.
Con una sentenza ben specifica, la Cassazione ha analizzato l’attribuzione dell’assegno sociale da “garantire” ad una coppia che in fase di separazione non ha inviato alcuna richiesta per ricevere un assegno di mantenimento.
La Corte ribadisce – contrariamente al concetto dell’INPS – che il requisito anagrafico non è l’unica condizione da soddisfare per ricevere l’aiuto, entra in gioco soprattutto la reale necessità di un bisogno finanziario (indipendentemente dall’assegnazione dell’assegno di mantenimento).

Assegno sociale e separazione: cosa sapere?
Il riconoscimento dell’assegno sociale prevede il soddisfacimento di alcuni requisiti, di tipo anagrafico ed economico. Per la Cassazione, che ha preso d’esempio la sentenza 23407, la separazione non è un elemento essenziale ai fini di attribuire l’aiuto.
Per poter maturare la condizione ideale l’organo legislativo sottolinea che il richiedente deve comprovare un reale stato di bisogno. Ciò significa che qualora abbia delle entrate economiche, le stesse non dovranno bastare, oppure casi in cui c’è proprio un’assenza del reddito.
E in fase di separazione poco importa che venga richiesta oppure no il mantenimento, dato che anche questo non incide sul giudizio finale. É poi essenziale aver compiuto almeno 67 anni d’età, fascia anagrafica indispensabile per far richiesta dell’Assegno.
Un richiamo ad una vecchia sentenza
Il provvedimento attuale è lo stesso che è stato recepito nella sentenza risalente a 3 anni fa, precisamente pubblicata con il protocollo 29109, e con data “6 ottobre 2022”. La questione trattata era la medesima: uno dei due coniugi che durante la separazione civile non aveva richiesto il mantenimento, faceva richiesta per l’Assegno Sociale.
La rinuncia al mantenimento, trattandosi – lo ripetiamo – di un elemento non significativo ai fini della prestazione economica garantita dall’INPS, non ha penalizzato il richiedente, che invece ha avuto l’approvazione al sostegno da parte della Cassazione.
I due appunti di ambe le sentenze hanno circoscritto e contrastato l’esito dell’INPS, che invece sosteneva di non dover riconoscere l’assegno sociale proprio perché in fase di separazione non c’era stata alcuna domanda per il mantenimento.
