ASSEGNO UNICO, COSA SUCCEDE AD EX PERCETTORI “RDC”
Nuova beffa per gli ormai ex percettori del Reddito di cittadinanza. Quelle 160mila famiglie “esodate” ora rischiano di perdere anche l’Assegno unico universale per i figli. Una tagliola che, stando alle stime citate da Repubblica, coinvolgerà di fatto 224mila persone già a partire da questo mese di agosto. Il problema starebbe in un errore di negligenza del governo, che ha causato questo pasticcio attorno ad un’altra misura a sostegno delle famiglie. Infatti, tra i sospesi del Reddito di cittadinanza che hanno ricevuto l’sms dell’Inps, coloro che hanno figli tra 18 e 21 anni dovranno ripresentare la domanda per continuare a percepire l’Assegno unico.
Chi non lo farà, non potrà usufruire di questo sussidio. Nessuno però li aveva informati finora, quindi si tratta di una beffa, un’altra, a conferma della confusione che regna, insieme alla rabbia sociale della vasta platea colpita dalla sospensione del Reddito di cittadinanza. Nel frattempo, la leader del Pd Elly Schlein torna a parlare di «guerra ai poveri, il governo venga a riferire in Parlamento: noi siamo pronti a batterci contro questa bomba sociale».
ASSEGNO UNICO, IL MESSAGGIO DELL’INPS
L’Inps, avendo omesso il particolare riguardante l’Assegno unico universale per i figli negli sms inviati per la sospensione del Reddito di cittadinanza, ha chiarito la questione in un messaggio riguardante la fase di transizione verso l’assegno di inclusione. Quindi, ha ricordato che coloro che non percepiranno più Rdc, ma sono anche fruitori della quota integrativa dell’Assegno unico universale per i figli a carico, devono presentare un’apposita domanda per continuare a percepire questo sussidio. L’Inps nel suo messaggio chiarificatore scrive che la legge di Bilancio per il 2023 e il decreto di maggio stabiliscono che «verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (Auu) sul Reddito di cittadinanza», motivo per il quale serve una domanda a parte per non perdere il beneficio.
«I nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale anche dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di cittadinanza, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento del medesimo assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza – si legge nella nota -. La domanda di Auu dovrà essere presentata anche nelle ipotesi di sospensione del Reddito di cittadinanza previste dall’articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 48/2023, in attesa della eventuale comunicazione della presa in carico dei soggetti non attivabili al lavoro entro il termine del 31 ottobre 2023».