I pagamenti dell'assegno unico di febbraio 2025 seguono le medesime regole previste dalla scorsa norma, introducendo però delle novità.
Come oramai ben si sa, il pagamento dell’assegno unico febbraio 2025 è soggetto alla ricorrenza o meno dell’indennità. Ciò significa che i nuclei familiari che sono già percettori (regolari) della misura otterranno la somma di denaro prima rispetto a chi invece deve riceverla per la prima volta.
Nella fattispecie chi risulta già percettore dell’AUU riceverà i primi accrediti a metà di questo nuovo mese (tra il diciassette e il diciannove di febbraio), mentre per chi si è apprestato alla prima domanda dovrà attendere la fine del mese.
Assegno unico febbraio 2025: due modalità d’accredito
L’assegno unico febbraio 2025 fissa le stesse condizioni di sempre: suddividendo e anticipando l’accredito nei confronti dei nuclei familiari che già percepiscono l’indennità e posticipando il pagamento (a fine mese) a chi invia la pratica per la prima volta.
Mentre le regole per i rinnovi restano, da quest’anno sono previsti degli aumenti grazie al recupero dell’inflazione previsto allo 0,8% prevedendo sempre 57,45€ come importo minimo (sempre legato per ogni figlio), mentre il massimo ammonta a 200,99€.
Per determinare quanto spetta alle famiglie è importante evidenziare sia quanti figli ci sono in un nucleo e l’ISEE dichiarato.
Cambiamenti in vista
Da quest’anno le novità sono parecchie. La prima – e anche molto importante – riguarda l’esenzione dal cumulo con L’ISEE ma esclusivamente per l’incentivo dell’asilo nido.
Per coloro che risultano essere già percettori dell’AUU il rinnovo avverrà automaticamente, motivo per cui non è necessario procedere – e perdere del tempo – con l’invio di una nuova pratica e documentazione.
Come precauzione è importante aggiornare l’ISEE entro la fine di questo nuovo mese, altrimenti si rischia di percepire una somma di denaro errata (sia in negativo che in positivo).
L’ultima novità – anch’essa importante – è l’integrazione SUGI, un nuovo sistema di pagamento che consente l’inserimento – sia al patronato che al cittadino – di inserire l’IBAN e utilizzarlo anche per le ulteriori prestazioni o indennità INPS.
