Si aprirà a breve il processo nei confronti del presunto assassino di Aurora Tila: a Quarto Grado parla la sorella Viktoria
Quarto Grado ha parlato con Viktoria Tila, la sorella di Aurora Tila, la giovane 13enne molto probabilmente uccisa dal fidanzato a Piacenza, dopo essere stata gettata dal balcone del palazzo dove viveva. Nel giro di pochi giorni si aprirà il processo nei confronti dell’imputato e la sorella di Aurora Tila ha spiegato: “Sono abbastanza agitata, ho paura che lui riesca a farla franca, essendo minorenne. Si spera che venga riconosciuta la crudeltà che ha avuto fino alla fine”.
E ancora: “Ho dentro di me tanta rabbia perchè lei era una ragazzina piena di vita, con tanti progetti, voleva crescere, andare a Parigi, diventare psicologa…. aveva tanti sogni che lui le ha strappato via, non l’ha uccisa solo una volta ma più volte, denigrandola e mortificandola con svariati insulti e oppressioni”.
AURORA TILA, LA SORELLA: “QUANDO HO LETTO GLI EPITETI…”
E ancora: “Quando ho letto tutti gli epiteti denigratori nelle chat, ho pensato che avrei potuto fare qualcosa ma non sono stata in grado, sicuramente questa è una cosa che mi mortifica tantissimo, non avrò mai più indietro mia sorella, mentre lui andrà avanti con la sua vita”.
La ragazza sottolinea: “Nessuno si sarebbe mai aspettato che si sarebbe spinto così avanti. Lei è stata manipolata da questo ragazzo, ho visto tanta sofferenza, ma lui non ha accettato il suo no fino a che non l’ha uccisa”. Sui numerosi femminicidi anche in età sempre più giovani, la sorella di Aurora Tila commenta: “E’ evidente che abbiamo un grosso problema soprattutto a livello di ragazzini, devono imparare ad avere una educazione, in primis anche da parte delle scuole, sull’affettività, capire che un no è un no. Tutti i giorni sentiamo una ragazza che muore”.
AURORA TILA, LA SORELLA: “DICEVA CHE ERA SUA…”
E ancora: “Lui era molto oppressivo, continuava a dire che era sua moglie che era sua, aveva questa cosa che era al di là del controllo, ha preso in mano la sua vita e gliel’ha tolta”. Ma ora come sta Viktoria? “Ora non posso fare altro che vivere appieno per lei, la cosa che mi manca di più è la sua voce, il suo sorriso, stare con lei, le notti guardavamo i film, ridevamo, parlavamo di trucchi, amiche… cose da ragazze, quella è la cosa che mi rimarrà sempre nel cuore”.
“Questo anello – dice mostrandolo alle telecamere – è stato fatto apposta per ricordarmela sempre, sarà comunque sempre nel mio cuore, ma è un po’ dappertutto, cerco di tenermela ovunque”. La palla passerà quindi al tribunale con l’apertura del processo a breve, ma Marco Cuccari, avvocato della famiglia di Aurora Tila, ha già mandato un messaggio: “Vorremmo che la procura fosse un po’ più incisiva sull’aggravante della premeditazione”. Per l’accusa quindi il 17enne aveva già pianificato tutto prima di forse uccidere la 13enne di Piacenza? Staremo a vedere.