Le auto elettriche sono state più volte oggetto di critiche, soprattutto dopo la pubblicazione di vari studi internazionali che ne hanno evidenziato i difetti. Ora, anche le previsioni per il mercato sono a ribasso, proprio a causa dell’opinione diffusa tra gli analisti, sul fatto che difficilmente riusciranno a sostituire in maniera efficiente i veicoli con motore endotermico. Un articolo del quotidiano La Verità, evidenzia, riportando alcune tra le principali ricerche in merito, le peggiori “magagne”, che ancora non sono state risolte dai produttori, ma che in futuro potrebbero essere causa di problemi anche gravi. La prima e forse anche la più importante perchè coinvolgerà le finanze pubbliche è quella del peso.
Questi mezzi infatti, a causa della batteria al litio pesano quasi il doppio di quelli tradizionali. Questo significa una maggiore usura delle strade, dei ponti, e buche stradali più frequenti che necessiteranno di maggiori interventi di manutenzione. Come ha avvertito uno studio riportato sul Daily Telegraph, i maggiori danni potrebbero verificarsi nei parcheggi multipiano che potrebbero non reggere a lungo andare, visto che sono stati progettati per sostenere un massimo peso.
I difetti delle auto elettriche evidenziati da vari studi: maggiore rischio incendi, usura e guasti più frequenti
Come ha evidenziato il quotidiano La Verità, tra gli altri difetti delle auto elettriche, oltre al peso c’è quello della accelerazione più rapida, che aumenterà il rischio di provocare incidenti anche gravi. Ma per i proprietari la lista dei potenziali problemi non è finita. Facendo il punto sulla manutenzione infatti, come è stato accertato, questi veicoli saranno soggetti all’usura delle gomme molto più rapida rispetto alle auto tradizionali. Dai risultati di un sondaggio pubblicato in Usa, il 39% di chi ha già scelto l’elettrico, ha dichiarato di aver dovuto sostituire gli pneumatici almeno una volta nell’ultimo anno, rispetto al 20% tra coloro che possiedono ancora l’auto a benzina.
Altro grande rischio poi, è quello degli incendi dovuti alle alte temperature raggiunte dalle batterie. Un pericolo che sarebbe anche difficile da domare, visto che, anche il comando dei vigili del fuoco della contea di Essex, ha dovuto prevedere corsi di formazione appositi per queste eventualità. Perchè, come ha confermato il direttore: “Vanno trattati in modo diverso, si sprigionano sostanze chimiche molto pericolose e le fiamme possono riprendere anche due tre settimane dopo l’incendio iniziale“.