Nuovo capitolo del caso contagi a scuola “nascosti” dal Miur. Dopo l’attacco de Il Tempo e il comunicato di smentita del Ministero dell’Istruzione, è intervenuto direttamente il ministro Lucia Azzolina. Intervistata da Sky Tg 24, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha tenuto a precisare che la scuola non ha avuto un ruolo nella seconda ondata e «chi sostiene il contrario o non ha fornito i dati agli specialisti o è in malafede». La Azzolina ha spiegato che i dati ci sono e il Ministero dell’Istruzione li ha raccolti pur non essendo proprio compito: «Semmai abbiamo fatto un lavoro in più con un monitoraggio interno per avere un doppio controllo, fortunatamente, considerando ché in alcuni casi, dove le Asl erano in sofferenza, i dati che noi avevamo erano gli unici». (Aggiornamento di MB)
LA SMENTITA DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
L’affondo de Il Tempo contro il ministro Lucia Azzolina non è passato inosservato al Miur. «Il Ministero dell’Istruzione fa sapere che ritiene le accuse del quotidiano gravissime e false», a proposito dei presunti contagi a scuola nascosti. La Azzolina ha tenuto a rendere noto che nessun dato è stato mai nascosto, considerando che le informazioni sui contagi a scuola sono state sempre fornite all’Iss di settimana in settimana. E ancora: «Una condivisione delle informazioni segnalata anche attraverso comunicati stampa ufficiali del Ministero dell’Istruzione, evidentemente sfuggiti all’analisi de “Il Tempo”». Nella nota viene poi sottolineato: «Come noto, la raccolta di dati relativi ai contagi, di qualsiasi ambito, compete alle autorità sanitarie. Il lavoro portato avanti dal Ministero dell’Istruzione ha fornito un supporto ulteriore all’analisi della situazione epidemiologica del settore scolastico, anche nel momento in cui le Asl sono andate più in difficoltà con le operazioni di archiviazione e categorizzazione dei dati. Si ricorda, infine, che l’analisi epidemiologica dovrebbe essere sempre svolta con la massima cautela e affidata a esperti, per evitare di veicolare messaggi imprecisi, se non addirittura scorretti». (Aggiornamento di MB)
“64.890 CONTAGI A SCUOLA, MA CTS MAI INFORMATO”
Contagi a scuola, Lucia Azzolina nei guai. Il ministro dell’Istruzione è finito nel mirino della critica dopo il documento pubblicato da Wired, ottenuto con richiesta ufficiale di accesso agli atti del Ministero da lei guidato: la rilevazione nel numero di casi positivi nelle scuole italiane segna 64.980 infettati tra studenti e personale scolastico alla data del 31 ottobre 2020. Come evidenziato dai colleghi de Il Tempo, i dati sono stati raccolti elaborando i questionari inviati volontariamente dai presidi man mano che venivano scoperti contagi negli istituti. E c’è di più: i questionari sono arrivati dalle scuole di un terzo dei comuni italiani, dunque la cifra era in grande difetto rispetto ai numeri reali di tutto il territorio. E qui arriva l’accusa nei confronti della Azzolina: la titolare del Miur infatti non ha divulgato il documento. Anche il Cts, che chiede l’apertura delle classi da settimane, non lo ha ricevuto.
“AZZOLINA HA NASCOSTO I VERI CONTAGI A SCUOLA”
Il dato dei contagi a scuola contenuto nel documento “nascosto” da Lucia Azzolina – diviso per ogni Regione a quella data – rappresentava una percentuale di casi positivi superiore a quella rilevata tra tutti i cittadini di ogni categoria. Il Tempo evidenzia che in alcune Regioni la percentuale era il doppio della media generale. Intervenuto in audizione alla commissione Cultura della Camera, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ha confermato che il Miur non ha mai trasmesso quel documento. Per il momento l’esponente del Movimento 5 Stelle non ha commentato il testo pubblicato da Wired e nessun altro esponente del Governo ha preso parola. Ricordiamo che nel corso delle ultime settimane la Azzolina ha proseguito senza sosta la sua battaglia per la riapertura delle scuole, attaccando i governatori – De Luca su tutti – fermi sulla decisione di continuare con la didattica a distanza…