Le baby squillo al centro della nuova puntata di Non è L’Arena, programma condotto da Massimo Giletti e in onda su La7 alle ore 20.35. Un fenomeno venuto a galla sei anni fa a Roma, ai Parioli, che ha coinvolto volti noti e che ha suscitato grande clamore tra racconti choc e retroscena spiazzanti, tanto da ispirare la fortunata serie Baby. Lo scandalo scoppiò nel 2013: due ragazzine minorenni fatte prostituire per i clienti della zona chic della Capitale. Dai professionisti ai commercianti: tutte persone ricche, prive di scrupoli e pronte a spendere centinaia e migliaia di euro per trascorrere ore (o weekend interi) con prostitute minorenni. I verbali dell’inchiesta della Procura di Roma hanno acceso i riflettori anche sui contesti familiari e sociali delle ragazzine coinvolte nel giro di prostituzione: è emerso che la più piccola delle due giovani «si prostituiva per dare qualche soldo alla madre», mentre l’altra è stata denunciata proprio dai suoi genitori…
INCHIESTA BABY SQUILLO, DA ROMA A TORINO
Il caso choc dei Parioli non è l’unico del fenomeno baby squillo. Recentemente a Torino, nel 2018, è stata smantellata una rete di prostituzione minorile gestita da quattro persone. L’operazione – intitolata “Tacco 12” – ha assicurato alla giustizia volti già noti alle forze dell’ordine: il modus operandi molto “semplice”, le ragazze venivano assunte come ragazze immagine nei locali e poi venivano fatte prostituire. Un’indagine che ha coinvolto anche Mario Gianatta, figlio dell’imprenditore Roberto Gianatta: secondo il pm, il 36enne avrebbe fatto sesso con squillo minorenni. Quasi tutte le giovani coinvolte avevano tra i 15 ed i 17 anni, solo poche “fuori quota” maggiorenni. Senza dimenticare i fatti di Reggio Emilia, risalenti addirittura tra il giugno 2012 e l’ottobre 2013: una mamma costrinse la figlia 16enne – già violentata all’età di 12 anni – a prostituirsi.