Un bambino di tre anni negli Stati Uniti ha sparato alla sorellina di un anno, uccidendola, probabilmente per errore. La tragedia è avvenuta a San Diego, in California. Le autorità di Fallbrook hanno spiegato che i servizi di emergenza hanno ricevuto una chiamata dalla casa dei due minori, che parlava proprio di ferite di arma da fuoco. Al loro arrivo hanno trovato la bambina di un anno con una ferita alla testa.
La bimba, trovata in condizioni gravissime, è stata trasferita all’ospedale di Palomar, dove è morta poche ore dopo, come riportato dal quotidiano ‘The San Diego Union Tribune’. Ancora non si sa chi abbia contattato i soccorsi o se i genitori fossero presenti in casa al momento dello sparo da parte del fratellino, che ha imbracciato l’arma puntando alla sorellina di appena un anno. L’Unità Omicidi del Dipartimento dello Sceriffo ha aperto un’indagine per chiarire la dinamica dell’incidente.
Bimbo spara alla sorellina: ennesima tragedia negli Usa
Una volta arrivati sul posto, gli agenti si sono resi conto che la sparatoria era stata causata da un bambino di tre anni che aveva avuto accesso alla pistola, non chiusa a chiave dai genitori. Il bimbo aveva “accidentalmente” sparato alla sorella minore alla testa. Non è stato reso noto il nome della bimba deceduta “per rispetto della famiglia e perché è un minore”. Le autorità sono a lavoro per chiarire “in modo più dettagliato” la causa della morte della piccola.
Come sottolinea Agi, la California è uno degli Stati con le maggiori restrizioni sul porto d’armi: è consentito infatti solamente ai maggiori di 21 anni. Nonostante ciò, non è raro che i minori abbiano accesso ad armi di proprietà dei genitori e delle famiglie, spesso lasciate incustodite, come in questo caso. Disattenzioni che possono provocare vere e proprie tragedie e cambiare per sempre la vita di interi nuclei familiari.