L'infettivologo Matteo Bassetti parla dei rischi del consumo di salmone allevato intensivamente: come difendersi dai potenziali problemi alla salute

Nella sua ormai nota “rubrica” dedicata ai consigli sulla salute, l’infettivologo – e anche direttore della clinica dedicata alle malattie infettive dell’ospedale genovese San Martino – Matteo Bassetti si è concentrato sul salmone, presente sulle tavole di migliaia e migliaia di italiani praticamente tutti i giorni, ma anche – potenzialmente – portatore di malattie incurabili; specialmente nel caso in cui non si faccia attenzione a pochi, semplicissimi, aspetti.



Nel breve video condiviso da Bassetti su Instagram (che trovate anche in calce a questo articolo), ci ha tenuto a ricordare fin da subito che – di fatto – il salmone è veramente un alimento salutare, dato che oltre a essere “ricco di acidi grassi [e] Omega-3” contiene anche numerose quantità di “vitamine e minerali” ottimi per il nostro organismo; senza dimenticare neppure l’innegabile apporto di “fosforo, selenio” e tantissimi altri “nutrienti importanti“.



Salmone (Foto: Pexels)

Ma – ha spiegato Bassetti – se da un lato il salmone può essere un ottimo alleato per la nostra salute, dall’altro rischia anche di diventare un grosso problema nel caso in cui (soprattutto nell’ottica del risparmio economico) si opti per quelli che provengono dagli allevamenti intensivi: proprio lì, infatti, è frequente l’uso di “mangimi artificiali” e poco salutari, con i pesci che vengono anche “imbottiti di antibiotici” per evitare che si ammalino e debbano essere abbattuti.

Matteo Bassetti: “Ecco cosa rischiamo a mangiare salmone che arriva da allevamenti intensivi”

Proprio a causa dell’uso di antibiotici, Bassetti ha ricordato che acquistando salmoni non controllati – e i peggiori, spiega, sono quelli allevati “in Cile“, paese in cui l’uso di antibiotici è “aumento del 25%” nell’ultimo periodo – il rischio è di portare sulle nostre tavole alimenti nei quali “albergano dei batteri resistenti agli antibiotici” che, se ingeriti, possono facilmente infettare anche noi esseri umani con esiti del tutto imprevedibili, ma certamente non positivi.



Ovviamente, questo – e lo precisa anche lo stesso Bassetti – non ci deve precludere l’acquisto e il consumo di salmone, ma è importante fare attenzione “a dove lo comprate” preferendo sempre e comunque quelli “selvatici che arrivano dall’Alaska o dalle Isole Faroe“, oppure – nuovamente nell’ottica del risparmio – quelli che arrivano da mercati in cui c’è un’altissima attenzione “all’uso di antibiotici”, come ad esempio “la Norvegia“.