Dopo il vertice tra Meloni e Macron spunta l'ipotesi sulla successione italiana alla BCE: Roma potrebbe proporre Fabio Panetta per il post Lagarde

Tra le tante ipotesi che si affollano in queste ore successive al vertice di ieri tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, che ha sancito la “pace” tra Italia e Francia, sembra esserci anche quella della guida della BCE – ovvero la Banca Centrale Europea – dopo la naturale scadenza dell’attuale mandato della governatrice Christine Lagarde: un tema messo sul tavolo dal quotidiano MilanoFinanza, che sembra avere anche le idee piuttosto chiare riguardo al potenziale nome che Meloni potrebbe avanzare per accaparrarsi la guida di una delle più importanti istituzioni europee; fermo restando che attualmente Roma non occupa tale posizione apicale e che la BCE non è certo nuova a nomi italiani, ricordando la guida di Mario Draghi nel 2005.



Partendo dal principio, è certamente importante ribadire innanzitutto che il mandato di Lagarde per la BCE terminerà naturalmente alla fine del 2027: secondo alcune voci citate dallo stesso Milano Finanza, l’abbandono dell’Eurotower da parte della governatrice francese potrebbe arrivare attorno alla primavera di quell’anno e la rinnovata vicinanza di Meloni con la Francia potrebbe essere vista come il tentativo di ottenere un appoggio esterno all’Italia per la futura candidatura suggerita da Roma; fermo restando che, comunque, per ora non emergono ancora conferme ufficiali sul tema.



L’ipotesi italiana per la successione di Christine Lagarde alla BCE: il nome di Fabio Panetta è il favorito

Se le cose all’Eurotower dovessero andare effettivamente come Milano Finanza suggerisce, il nome sul quale punterà Meloni dovrebbe essere quello di Fabio Panetta, attuale Direttore generale della Banca d’Italia, ben noto alla BCE, nella quale occupa una posizione di primissimo piano nel Comitato Esecutivo: su Panetta si concentrerebbero gli endorsement della stessa Meloni, di Sergio Mattarella e di Mario Draghi (figura che gode di una certa fiducia all’interno dell’Eurotower); ma anche dei tedeschi e, dopo il vertice tra Meloni e Macron – come dicevamo prima – dei francesi.



Resta comunque fermo il fatto che Fabio Panetta non sarebbe l’unico potenziale candidato per la guida della BCE, perché nel frattempo anche il nome del finlandese Olli Rehn – vice della Commissione e governatore della banca centrale finlandese – potrebbe attirare diverse attenzioni; ma nel frattempo è altrettanto vero che l’Italia è l’unico tra i Paesi fondatori dell’UE a non avere alcuna rappresentanza ai vertici delle istituzioni comunitarie.