Lo studio da record dell'Università Cattolica USA sulla "bellezza che salverà il mondo": in cosa consiste il progetto nato dalla provocazione di Dostoevskij
LO STUDIO (MILIONARIO) SULLA BELLEZZA: CIFRA RECORD PER UN PROGETTO AMBIZIOSO
Già di per sé che un’università stanzi una cifra quasi pari a 4 milioni di dollari (o di euro, fate voi) è un’assoluta rarità: che lo faccia però per un progetto sulla bellezza come indagine per trovare la “chiave” di volta di una salvezza universale ha davvero del record. Eppure è tutto vero come documenta la Catholic University of America che nelle scorse settimana ha sovvenzionato un progetto per uno «studio internazionale sulla bellezza, il primo nel suo genere e su larga scala».
La scelta dell’università cattolica americana è di affidare al giovane sociologo Brandon Vaidyanathan l’incarico di procedere col progetto indagando confini culturali, sociali, etici e religiosi per testare la bellezza come autentico motore positivo. Lo ha spiegato lo stesso docente della Catholic University of America commentando la cifra record stanziata di 3,89 milioni di dollari ricevuta: «Il progetto fungerà da potente catalizzatore per spronare studiosi, professionisti e comunità a prendere sul serio la bellezza come forza positiva per il mondo».
Nasce tutto da quell’assunto provocatorio e illuminante del grande romanziere russo Fedor Dostoevskij, inserito in uno dei suoi capolavori come “L’idiota”: «la bellezza salverà il mondo», concetto che la realtà soprattutto attuale tende a voler smentire giorno dopo giorno tra violenze, guerre, soprusi e vigliaccherie tanto globali quanto intime e personali. Una bellezza tutt’altro che banale come forse troppo spesso viene “definita” quell’assunto di buon sentimento che sgorga dalla citazione di Dostoevskij: per il tormentato autore cristiano è invece una bellezza che trasforma, converte e riflette nella fede in Dio, è quella che può alla fine salvare il mondo a dispetto di forza e potere.
DOSTOEVSKIJ, LA BELLEZZA E LA SALVEZZA
La ricerca impostata dall’Università Cattolica USA tende ad abbracciare diverse discipline – dalla filosofia alla letteratura, ma anche le neuroscienze, la psicologia e la sociologia – per poter al meglio comprendere meglio come «le esperienze individuali e collettive della bellezza possano contribuire a creare un senso di significato e trascendenza». Si studierà un target di popolazione spirituale e non strettamente religioso in modo da ampliare quanto più possibile il concetto di “bellezza” e di trascendenza in un’epoca che sembra restia e dimentica di questo legame.
Al di là dell’effettivo corso degli eventi che si svilupperanno con il progetto da quasi 4 milioni di dollari – da corsi universitari a pubblicazioni, da dibattiti proposte concrete in ambito sociale – resta l’imprimatur di una ricerca tutt’altro che banale e che si sposa alla perfezione al costante invito di pace e fraternità nel segno «dell’amore alla bellezza di Cristo» che Papa Leone XIV testimonia in ogni suo intervento.
Una bellezza che trascina, che salva l’umano perché lo rende nuovamente cosciente di essere origine e fine di un destino orientato al bene e all’amore fraterno con tutta l’umanità: non sarà un progetto semplice e gli ostacoli ideologici e/o buonisti sono sempre all’orizzonte, ma occorre plaudere alla clamorosa iniziativa economica che rende l’idea della “scommessa” (o forse meglio, della sfida) che la “provocazione” di Dostoevskij può ancora segnare nel reale quotidiano e moderno.