Beppe Marotta si esprime sulla situazione difficile che vive il calcio italiano e si modi per far crescere la lega
L’analisi di Beppe Marotta sui bilanci delle società di Serie A
Nella settimana in cui il calcio europeo si ferma per la pausa delle nazionali tante figure di spicco dello sport si espongono sui temi più disparati, in questi giorni in particolare al centro delle dichiarazioni sono state la Nazionale e la situazione generale del calcio italiano, anche e soprattutto per le squadre di club. L’ultimo a dire la sua è stato il presidente dell’Inter Beppe Marotta che si è detto non preoccupato ma cosciente dell’involuzione che la Serie A e le sue squadre hanno avuto negli ultimi vent’anni passando dal campionato più importante d’Europa a uno che è solo di transizione.
Un esempio che ha portato il dirigente nerazzurro è quello del Real Madrid e dell’acquisto di Franco Mastantuono dal River Plate per cui gli spagnoli hanno sborsato 60 milioni senza alcun problema, un’operazione che però per qualsiasi squadra italiana non è possibile che per un classe 2004, 2005 o 2006 può arrivare ad investire 30 milioni al massimo. Questa possibilità economica limitate dei grandi club italiani limita il mercato d’acquisizione dei giocatori che già devono avere a che fare con altre limitazioni che arrivano dall’altro e che portano a ricercare delle plusvalenze.
Beppe Marotta, la necessità delle plusvalenze per i club italiani
Per Beppe Marotta le plusvalenze sono ormai l’unico modo che le società italiane hanno di creare valore e di avere liquidità per chiudere le operazioni, ma non solo, secondo il presidente dell’Inter infatti senza di queste nessuna delle big italiane potrebbe presentare un bilancio adeguato. La grande differenza con gli altri campionati è molto semplice e sta nella vendita e distribuzione dei diritti televisivi del campionato visto che le altre leghe riescono a strappare accordi dieci volte maggiori rispetto a quelli che la Serie A trova per le partite della sua competizione.
Un grande passo però sta venendo fatto e si può riscontrare nell’autorizzazione data per la costruzione di un nuovo stadio di proprietà per Inter e Milan che permetterà di mettersi allo stesso livello delle maggiori società in tutto il mondo trovando un adeguamento tra modernità e rispetto del passato. Un altro importante cambiamento è quello che porterà Milan e Como a giocare una partita in terra estera, in particolare in Australia, una sperimentazione necessaria che potrebbe allo stesso tempo portare giovamento a tutta la lega anche nel futuro.