Giornata di ansia e paure quella vissuta lunedì scorso a Berlino, dove un falso allarme di attacco terroristico nelle scuole ha generato il caos
Nella giornata di lunedì si sono vissute delle ore di assoluto panico in quel di Berlino, capitale della Germania, dopo un allarme terrorismo risultato essere falso. Come riferito dalla stampa tedesca, attraverso i social ha infatti iniziato a rincorrersi una minaccia terroristica rivelatasi poi falsa, che ha provocato ansie e paure in studenti e loro genitori. L’allerta è stata diffusa in russo attraverso diverse piattaforme di messaggistica online, e nella stessa si sosteneva che in più di 20 scuole di Berlino era possibile appunto un attacco terroristico.
Dopo un’indagine approfondita le autorità locali hanno escluso che si trattasse appunto di un’azione terroristica, bollando il tutto semplicemente come fake news e disinformazione per creare il caos fra i berlinesi. Proprio per questo la polizia ha avviato una seconda indagine per falso allarme, anche perché, quando si è diffuso il panico, le autorità sono state costrette a mettere in campo ulteriore forza lavoro nelle scuole, proprio per rassicurare studenti, professori e genitori.
BERLINO, PANICO NELLE SCUOLE: COSA E’ SUCCESSO
Al momento si sta cercando di capire chi sia stato a diffondere il messaggio online, e non è da escludere che le origini provengano da fuori la Germania, in particolare dalla Russia, tenendo conto che il messaggio era appunto stato diffuso in russo. Il fatto però che fosse stato scritto in cirillico potrebbe rappresentare anche un tentativo di depistaggio; di conseguenza le autorità non stanno escludendo alcuna ipotesi. Sulla questione sta indagando anche l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, proprio per cercare di capire se si sia trattato di una campagna di disinformazione mirata o se realmente vi fosse un allarme bomba/attentato.
Fatto sta che, quando si è diffusa la notizia, più di 900 genitori hanno contattato le forze di polizia preoccupati e molti hanno evitato di mandare i figli a scuola. Il risultato è stato appunto il dispiegamento di poliziotti in ben 34 scuole di Berlino, agenti appositamente addestrati che sono stati mandati in campo per rassicurare i presenti e fornire informazioni richieste, sottolineando in particolare che non vi fossero prove tangibili di una reale minaccia per gli studenti.
BERLINO, PANICO NELLE SCUOLE: COSA SI LEGGEVA NEL MESSAGGIO
Nel contempo le autorità hanno cercato di invitare le persone a non diffondere ulteriormente il messaggio, sottolineando l’importanza di non credere alle fake news ma di fare affidamento solo su fonti autorevoli, istituzionali e verificate.
Nella minaccia – che si è diffusa rapidamente nelle chat delle scuole – si faceva riferimento anche a degli istituti scolastici che erano obsoleti o non più operativi e ciò ha fatto subito comprendere che si trattasse di una fake news, per lo meno in chi stava indagando. Sono state quindi ore di forte preoccupazione, soprattutto fra gli studenti più giovani, ovviamente meno preparati a vivere situazioni di questo tipo: fortunatamente dopo qualche ora l’allarme è rientrato e la situazione è tornata lentamente alla normalità.
