Bill Gates: “Prossima pandemia? Serve prevenzione”/ “Vogliamo battere la malaria”

- Josephine Carinci

Bill Gates parla a Davos 2022 di eventuali prossime pandemie e rivela di voler trovare un vaccino per la malaria insieme a Pfizer

Bill Gates con un barattolo di feci Bill Gates (Youtube)

Un vaccino per la malaria e molto altro nelle parole di Bill Gates a Davos 2022. Nel convegno sulle future manderei, il fondatore di Microsoft parla della tutela della salute a livello globale. “C’è ancora bisogno di soldi, ma l’attenzione sul Covid sta svanendo” rivela. Nel panel “Prepararsi per la prossima pandemia” al World Economic Forum a Davos, l’imprenditore ha anche sottolineato che “i mercati non incentivano i finanziamenti per la prevenzione pandemica” e che per questo è necessaria “la capacità di monitorare i focolai a livello locale e globale”.

Nel corso del discorso di Gates si è delineata la possibilità di una partnership tra il produttore farmaceutico Pfizer e la Bill & Melinda Gates Foundation. L’obiettivo è quello di accelerare lo sviluppo di vaccini per prevenire le malattie che causano la mortalità neonatale, su tutti quello contro la malaria. Il vaccino ad alta tecnologia sarà sviluppato con la fondazione di Bill Gates, Pfizer e la collaborazione di Ruanda, Malawi e altri paesi africani. L’obiettivo è quello di aumentare l’accesso a tutti i medicinali e vaccini dell’azienda per le loro popolazioni.

Bill Gates e la lotta alla malaria

“Abbiamo un sogno per battere la malaria, e ne parleremo con tutte le grandi aziende di mRNA, inclusa Pfizer, di questo… Potremmo usare quella piattaforma di mRNA per creare un vaccino contro la malaria davvero potente”, ha affermato Gates. Con l’avvento del Covid-19 si è accelerato lo sviluppo della tecnologia mRNA da parte di Pfizer e di altri produttori farmaceutici e questo potrebbe aiutare: “Abbiamo il vaccino contro la malaria che abbiamo finanziato con l’azienda farmaceutica britannica GSK. Ma la durata della protezione è troppo breve e quindi potrebbe essere possibile ora che l’mRNA è stato dimostrato, che saremo in grado di risolvere questo problema”.

La lotta alla malaria, comunque, richiede un impegno quotidiano: “Abbiamo farmaci abbastanza buoni e zanzariere abbastanza buone, dobbiamo cambiare costantemente i farmaci perché ottieni resistenza usando sempre gli stessi. Dobbiamo cambiare i principi attivi. Abbiamo alcuni approcci genetici chiamati gene drive, che sono ancora in laboratorio che potrebbero tagliare le popolazioni di zanzare”. Fondamentale, però, aumentare i finanziamenti: “Quindi, molti investimenti in ricerca e sviluppo sono necessari. Così come molti investimenti nella consegna. E quindi, si spera, se riescono a raccogliere i 18 miliardi di dollari che occorrono, prenderemo l’aumento dei decessi per malaria degli ultimi due anni e lo riporteremo a un numero molto più basso”.





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