Maxi blitz antidroga, quello eseguito oggi in seguito ad una indagine dei carabinieri di Chioggia che ha portato a sgominare una organizzazione criminale in grado di portare in città 70 chili di cocaina e immettere sul mercato veneto 150 kg di marijuana e 35 kg di hashish. Al termine dell’indagine chiamata “Tsunami”, ben 250 uomini hanno eseguito all’alba di oggi un maxi blitz che, come riferisce Il Gazzettino online ha portato all’esecuzione di 25 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti di nazionalità italiana, ucraina, marocchina e slovena. Tutti sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Grazie al lavoro svolto dalla procura di Venezia è stato appurato un consistente consumo di droga che ha portato all’acquisizione di elementi indiziari nei confronti di un gruppo criminale dedito all’importazione ed alla vendita di grandi quantità di sostanze stupefacenti tra cocaina, marijuana e hashish. Oltre ai 25 arresti, è scesa in campo anche la Guardia di Finanza di Venezia con l’impiego di ben 100 finanzieri che hanno provveduto ad eseguire sequestri per circa 7 milioni di euro. Eseguite anche 75 perquisizioni in abitazioni e luoghi legati alle persone coinvolte nelle indagini.
BLITZ ANTIDROGA: 25 ARRESTI, SODDISFAZIONE DI ZAIA
Sono in tutto 18 le persone finite in carcere al culmine del maxi blitz antidroga avvenuto all’alba di oggi. Cinque sono finiti ai domiciliari, mentre una persona è stata raggiunta dal divieto di dimora in provincia di Venezia e un’altra dall’obbligo di dimora in comune di Chioggia-Sottomarina. Gli indagati sono stati incastrati dalle intercettazioni: “Se ci fermiamo noi, a Chioggia non si sniffa più”, dicevano. Secondo gli investigatori, nel periodo delle indagini iniziate a settembre 2017 e terminate nel febbraio dello scorso anno, il gruppo criminale avrebbe venduto circa 70 chili di cocaina, 150 di marijuana e 35 di hashish. La droga sarebbe arrivata dalla Slovenia e poi depositata a Chioggia. Sarebbe di circa 7 milioni di euro il guadagno degli indagati nel periodo delle indagini, somma che ora il Gico della guardia di Finanza di Venezia sta cercando di recuperare. Grande soddisfazione da parte del governatore del Veneto, Luca Zaia: “Una giornata radiosa per la legalità. Grazie e complimenti alla Procura della Repubblica di Venezia e a tutte le Forze dell’Ordine per aver sferrato un colpo da KO a un ramificato sistema di seminatori di morte. Non è il primo, e non sarà l’ultimo, perché con inquirenti, carabinieri, poliziotti, finanzieri così, la certezza è che altre vittorie contro il malaffare continueranno ad arrivare”.