Bologna, due uomini uccisi a coltellate in casa: ricercato l'inquilino sospettato. L'ipotesi è che il movente sia legato a dissidi sulla vendita della casa
UOMINI UCCISI A COLTELLATE A BOLOGNA
È caccia al killer dei due uomini uccisi nella loro abitazione a Bologna. Luca Monaldi e Luca Gombi, conviventi e incensurati, sono stati trovati entrambi morti, accoltellati. Il primo è stato sgozzato; il compagno, invece, è stato trovato con una ferita profonda all’addome. I due erano una coppia, si erano uniti civilmente nel 2023, ma da qualche mese avevano ospitato Gennaro Maffia, 48enne italiano nato in Venezuela, al quale avevano affittato una stanza, forse per arrotondare le loro entrate. Successivamente avevano deciso di mettere in vendita l’appartamento, scelta che aveva portato a tensioni con Maffia.
A svelare il retroscena è stato un cugino del ricercato, al quale le due vittime si erano rivolte per cercare un accordo, visto che l’inquilino non solo non voleva andarsene, ma progettava anche di far trasferire la moglie dal Venezuela. Stando a quanto riportato da Ore 14, l’uomo è stato portato in questura per riferire agli inquirenti ciò che sa. Un vicino ha raccontato al programma che il sogno delle vittime era quello di vendere l’appartamento per trasferirsi in campagna e cambiare vita.
LE TENSIONI RECENTI E LA CONFIDENZA AL CUGINO
L’allarme è scattato al mattino, dopo che un vicino ha allertato le forze dell’ordine, avendo sentito delle urla. In effetti, non era la prima volta che si udiva del trambusto, poiché c’erano state diverse liti tra la coppia e l’inquilino. Il Corriere della Sera riferisce che era stato richiesto più volte l’intervento di polizia e carabinieri per riportare la calma. La Scientifica è ancora al lavoro sulla scena del crimine, anche perché è stato rinvenuto molto sangue. Si sta inoltre cercando di capire se l’arma del delitto sia ancora presente, dato che sono stati trovati diversi coltelli.
Al momento del ritrovamento dei cadaveri, il 48enne non era presente: ora è ricercato in quanto sospettato del duplice omicidio. Il questore Antonio Sbordone, ai microfoni di èTv, ha confermato che non si tratta di un caso di omicidio-suicidio, ma di duplice omicidio: «Sono stati accoltellati in modo molto violento».
Invece, a Repubblica è intervenuto il cugino, spiegando Maffia nutriva dei timori: «Diceva che lo volevano ammazzare, ma non so se avesse paura di loro», aggiungendo che forse la coppia voleva dargli una buonuscita.