Cambiare il Premier Conte con Mario Draghi? «Pura fantascienza»: è netto il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, nonché capodelegazione M5s al Governo, nell’intervista odierna a Repubblica. Dopo il lungo “silenzio” del Presidente del Consiglio in questo agosto dominato dai problemi Covid e scuola, viene chiesto al Ministro grillino se per caso il neo-taciturno Conte non agisca in questo modo per gli imbarazzi su un referendum e delle Regionali dove il suo invito all’alleanza Pd-M5s anche a livello locale è stato disatteso «Non c’è stata nessuna brutta figura. Siamo stati in tanti a spenderci per coltivare il dialogo tra le forze di maggioranza anche a livello locale e dobbiamo continuare su questa strada. In alcuni territori non è stato possibile, è stato giusto provarci». Secondo Bonafede l’ipotesi del cambio a Palazzo Chigi in caso di esito negativo alle Regionali per il Governo giallorosso resta ancora del tutto impossibile: «Lasciamo stare la prima Repubblica. Nella terza Repubblica quello che conta è il tuo lavoro. È fuori discussione che il premier abbia lavorato e stia lavorando benissimo, e stia portando il nome del nostro Paese in alto a livello internazionale..». Niente Draghi, niente spallate del Centrodestra e niente dimissioni, visto che «le Regionali non hanno nulla a che fare con il Governo».
BONAFEDE E I RITARDI SU SCUOLA E GIUSTIZIA
Sempre a Rep, il Ministro della Giustizia ribadisce il Sì di tutto il M5s sul referendum per il taglio dei parlamentari, ed esclude imbarazzi del Pd nell’appoggiare tale scelta: «Non vedo affatto uno Zingaretti in imbarazzo. Lui chiede che venga rispettato uno degli impegni presi al momento della formazione del governo. M5s ha confermato la volontà di arrivare a scrivere una legge elettorale in tempi brevi. E stiamo lavorando per realizzarlo. Ciò non toglie che il sì alla riforma sia, secondo me, sacrosanto». Non si però non trattare i temi più scottanti dell’attualità, dalla riapertura della scuola fino al nodo giustizia con la riforma del Csm e il “caso” Palamara: «ritardi su scuole? Il governo si sta muovendo in maniera corale sulla scuola in tutti i settori coinvolti. E ad agosto sia Azzolina che Speranza, De Micheli e Boccia hanno lavorato senza sosta insieme al premier per garantire una riapertura in sicurezza». Con la sanità che prosegue nell’opera di prevenzione anti-Covid, Bonafede è convinto che al momento non serva affatto il prestito del Mes «ci concentriamo sul Recovery plan per far ripartire l’economia del Paese, in cui la giustizia avrà un ruolo fondamentale». Nessuna novità sul congresso M5s, ancora senza data, mentre sul processo Palamara il Ministro si schiera con la posizione di Davigo di costituire Anm e Ministero della Giustizia come parte civile contro l’ex magistrato Csm: «Così si promuove la riforma Csm? La magistratura non ha bisogno di segnali perché è perfettamente consapevole della necessità di riformare il Csm contro le degenerazioni del correntismo. La riforma potrà anche migliorare in Parlamento, ma su un punto non si potrà tornare indietro: nessun magistrato che scende in politica potrà più vestire la toga».