Il bonus anziani non autosufficienti può esser destinato anche a dei soggetti diversi dal primo. Lo chiarisce l'INPS con una sua circolare.
L’INPS è intervenuta con una novità (o meglio un chiarimento), sul bonus dedicato agli anziani non autosufficienti e che hanno necessità di esser assistiti per bisogni gravissimi. La circolare è recente, risalente a questo 21 novembre, e riporta il numero di protocollo 3514.
All’interno del documento si legge che il trattamento Universale può esser previsto anche da un soggetto differente dal beneficiario, ad esempio per il caregiver (purché familiare), che assume un badante per poter assistere il proprio caro.
Il bonus per anziani non autosufficienti va anche al caregiver
Il bonus per gli anziani non autosufficienti nasce per poter aiutare il beneficiario (soggetto principale) con età superiore a 85 e necessità di assistenza per bisogni gravissimi, a sostenere le spese relativamente al suo problema.
Tra le novità dell’INPS, l’ente recentemente ha specificato della possibilità di poter rimborsare la cifra spettante anche al soggetto differente da quello principale. La circolare riporta come esempio il caregiver familiare che deve pagare lo stipendio di un badante che aiuta il suo caro.
É indispensabile che il contratto d’assunzione del collaboratore domestico o del badante, sia unicamente finalizzato all’assistenza dell’anziano in stato di gravità assoluta, e al quale viene approvata l’istanza per riconoscere il bonus.
Chiarimenti in busta paga
L’ente previdenziale spiega che, al fine di comprovare e seguire un iter corretto, al momento della domanda verranno controllati sia i cedolini di pagamento (la busta paga), che il contratto di lavoro. In entrambi i documenti non devono mancare 2 elementi.
Il primo requisito dev’essere l’indirizzo di lavoro, che dovrà coincidere con il domicilio dell’anziano da assistere. La seconda condizione fa riferimento alle mansioni, che devono riguardare l’assistenza e il supporto a chi gode della prestazione.
La Prestazione Universale, arriva per la prima volta il 1° gennaio di quest’anno. Salvo questo chiarimento da parte dell’INPS, per il resto le condizioni sono le stesse di sempre, così come l’obbligo per l’anziano di percepire l’indennità di accompagnamento (cumulabile con il bonus in questione).
