Bonus casa e Superbonus/ Taglio a ristrutturazioni, cosa cambia nelle agevolazioni
Bonus casa e Superbonus, taglio a ristrutturazioni nella nuova Legge di Bilancio 2022: cosa cambia per chi decide di ristrutturare

Il nuovo disegno di Legge di Bilancio 2022 taglia di netto i bonus relativi alle ristrutturazioni della casa, con agevolazioni che hanno subito drastici cambiamenti o che vedono diminuire in maniera importante le quote che in passato hanno spinto diversi cittadini ad avviare i lavori. Se alcuni bonus come il Sisma bonus, l’ecobonus e il bonus verde non hanno ricevuto novità, con la riconferma fino al 2024 senza possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, altri come il bonus arredi hanno subito un calo di quota (da 16mila euro del 2021 ai cinquemila del 2022).
I più noti bonus casa, Superbonus e bonus facciate sono quelli più colpiti. Partendo dall’agevolazione per il rifacimento delle facciate, che in alcune circostanze presenta vantaggi non indifferenti, la detrazione percentuale registrata è stata dal 110% al 90%. A cambiare, secondo la nuova Legge, è il vincolo del miglioramento di due classi, abolito, e soprattutto il limite di spesa. Se i lavori in questione consistono in una semplice pulitura dell’esterno si otterrebbe per un anno il 10% in più di quello che darebbe il bonus ristrutturazioni se invece i lavori richiedono il rifacimento di oltre il 10% degli intonaci si entra nell’ambito dell’efficientamento energetico e si può valutare se chiedere l’ecobonus o se intraprendere la strada più impegnativa del superecobonus.
Bonus casa e Superbonus, cosa cambia dal 2022
Nonostante i tanti rumors circolati nelle ultime settimane il Superbonus è stato prorogato nella nuova legge di Bilancio 2022, ma con diverse modifiche. Come riferito da “L’Economia” del Corriere della Sera, diverse sono state le modifiche apportate a tale agevolazione, con requisiti stringenti e sconti che calano nel tempo. Nello specifico il Superecobonus e il Supersismabonus, agevolazione del 110% per i condomìni, resterà in vigore fino a tutto il 2023, nel 2024 l’aliquota scenderà al 70% e al 65% per il successivo 2025.
A cambiare è anche la situazione riguardante gli immobili degli istituti autonomi delle case popolari e di soggetti assimilabili per la loro finalità sociale come le cooperative, il cui termine del 31 dicembre 2023 vale solo a condizione che entro il 30 giugno dello stesso anno sia stato ultimato almeno il 60% dei lavori. Per le case indipendenti il termine dell’agevolazione è fissato al 30 giugno 2022, ma con una miniproroga a fine 2022 nel caso in cui la Comunicazione inizio lavori sia stata presentata in comune entro il 30 settembre scorso e si tratti di un immobile con le caratteristiche della prima casa possedute da persona con Isee inferiore a 25mila euro. Per i lavori relativi al Superbonus sarà ancora possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.
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