Bonus facciate, stop al 2022/ Nessuna proroga: che agevolazione resta
Addio al Bonus Facciate: la misura cesserà il 31 dicembre 2021, ma altre agevolazioni permetteranno il prosieguo dei lavori edilizi con sconti

milaNon ci sarà nessuna proroga del Bonus Facciate 90%. La notizia era nell’aria già da alcuni giorni, ma nella Nota di aggiornamento del DEF approvata dal Consiglio dei Ministri arriva la chiusura completa alla misura che non sarà più presente tra le agevolazioni per la ristrutturazione della casa. Un duro colpo per le tasche degli italiani che però, come già avveniva in precedenza, potranno contare su altri aiuti per i lavori edilizi che anche nell’aggiornamento al Documenti di Economia e Finanza sono presenti.
Il perché dell’addio al Bonus Facciate nel 2022 è presto spiegato grazie alla lettura attenta del Nadef, nel quale viene spiegato quali misure sono state mantenute e quali, invece, abolite o non prorogate. Nello specifico è stato deciso di “di allungare la vita del Superbonus 110% almeno fino al 2024, mentre il Bonus Facciate al 90% si estinguerà per decorrenza dei termini il 31 dicembre 2021“. Questo perché “l’Italia deve onorare gli impegni presi nel PNRR: entro il 2025 almeno il 50% degli immobili, sia pubblici che privati, dislocati in lungo e in largo per la penisola dovranno essere migliorati in termini di efficienza energetica”.
Addio al Bonus Facciate, cosa resta
Nel Nadef è quindi specificato che le misure prorogate, come il Superbonus 110%, servono per interventi molto costosi, con le agevolazioni che coprono l’intera spesa per la realizzazione dei lavori. Diversa finalità ha invece il Bonus Facciate, da utilizzare esclusivamente per i lavori di importanza estetica riguardanti le parti esterne degli edifici e che quindi si troverebbe lontano dagli obiettivi di miglioramento energetico elencati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dopo quasi due anni dalla sua entrata in vigore, il Bonus Facciate saluta e darà spazio ad altre misure. Non è saltata infatti la proroga alle due agevolazioni “ordinarie” del 50% per il recupero e le ristrutturazioni edilizie semplici e del 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus. Negli sconti del 50% per le ristrutturazioni rientreranno dal 1° gennaio anche gli interventi sulle facciate che non potranno più godere del super sconto.
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