Il bonus Giorgetti sarà attivo dal 1° settembre del 2025, ma molti lavoratori dovranno pazientare più mesi.
Il bonus Giorgetti è stato inserito nella manovra di Bilancio del 2025, prevedendo di “premiare” i contribuenti che decidono di restare sul lavoro e godere di una busta paga più sostanziosa (circa il 10% in più).
La misura sarà attiva dal 1° settembre e ancor prima di fare richiesta è importante comprenderne il funzionamento, specificando il tipo di aiuto (che non corrisponde ad un incremento diretto sul cedolino) e chi ne può godere.
Requisiti per il bonus Giorgetti 2025
Il bonus definito “Giorgetti” sarà attivo dal 1° settembre 2025, ed è destinato a due tipologie di lavoratori: coloro che hanno raggiunto le condizioni per uscire anticipatamente dal lavoro e chi ha maturato il requisito minimo per la Quota 103.
Il meccanismo che permetterà a chi godrà dell’incentivo di ricevere un aumento significativo è legato all’esenzione dei contributi INPS (di solito a carico del contribuente), e corrisponde al 9,19% (attribuibile in busta paga).
La somma aggiuntiva è esente da imposte, dunque non influirà sul totale da pagare a fine anno. Mentre la quota contributiva a cui è obbligato il datore di lavoro, quella resterà e non cambierà in alcun modo.
Calendario e importanza dell’incentivo
Il calendario dell’incentivo Giorgetti cambia in base ai destinatari. Nonostante la misura verrà attivata dal primo giorno di settembre, i lavoratori appartenenti al settore pubblico dovranno attendere ancora un po’ prima di poterlo ricevere (circa da novembre).
Mentre chi rientra nel privato potrà beneficiarne fin da subito (ovvero da quando verrà reso attivo e a patto di soddisfare le condizioni minime previste).
Il vero motivo per cui è stato introdotto il bonus è legato al gap tra lavoratori e pensionati. Con l’attuale sistema il meccanismo è a catena: chi lavora e versa contributi paga le pensioni attuali e future. Ed è qui che sorge il problema principale, ovvero che oggi le risorse previdenziali non sarebbero sufficienti.
Non mancano però le criticità attuali e che ad oggi non verrebbero risolte con queste misure definite dal popolo “temporanee e superflue“, senza tener conto che il bonus Giorgetti farebbe prevalere una gratificazione istantanea piuttosto che ad un benefit nel lungo periodo (dato che il cedolino diventerà più basso).