La compagnia Italpetroli e l’As Roma hanno replicato, in una nota congiunta, alle notizie diffuse nei giorni scorsi dagli organi di informazione circa i riflessi del caso Unicredit sulla società di Rosella Sensi.
In particolare veniva avanzata l’ipotesi che il gruppo bancario avesse negato la proroga per risanare il debito della Roma. Per arrivare alla quota di 130 milioni nei prossimi tre mesi potrebbe non essere sufficiente liberarsi di tutte le attività di Italpetroli e la dirigenza sarebbe dunque costretta a vendere.
Questo il testo integrale della nota, riportata sul sito ufficiale della società giallorossa, www.asroma.it. «Con riferimento alle notizie diffuse da un organo di stampa e riprese da altre fonti di informazione in merito al rimborso del debito del Gruppo Compagnia Italpetroli, nonché agli assetti proprietari di A.S. Roma S.p.A., si precisa quanto segue. Compagnia Italpetroli S.p.A. non ha chiesto alcuna proroga dei termini del rimborso del debito concordati con Unicredit Banca di Roma S.p.A. con l’accordo sottoscritto nel luglio scorso, né alcuna pressione, finalizzata ad un’accelerazione del rimborso stesso, è stata fatta dall’istituto di credito con il quale vige un clima di serena collaborazione. In merito, peraltro, Compagnia Italpetroli S.p.A. ed A.S. Roma S.p.A. precisano che quest’ultima società non è parte dell’accordo con Unicredit Banca di Roma S.p.A. e non ha verso tale istituto di credito alcun obbligo di rimborso. Allo stesso modo si precisa che nessun pressing è stato esercitato da Unicredit Banca di Roma S.p.A. per la cessione della partecipazione in A.S. Roma. In merito agli assetti proprietari di A.S. Roma, inoltre, Compagnia Italpetroli precisa che non sono allo studio operazioni sul capitale finalizzate all’ingresso di nuovi soci e di non essere a conoscenza di incarichi di terzi a studi legali volti a mettere a punto progetti di acquisto di partecipazioni al capitale di A.S. Roma. Parimenti prive di fondamento sono le notizie che riferiscono di contatti intervenuti con il Dottor Adriano Galliani e con il Cavaliere del Lavoro Dottor Silvio Berlusconi perché esercitino pressione sul Dottor Alessandro Profumo, o facciano alcunché in merito alla ricerca di possibili partner di Compagnia Italpetroli e/o di A.S. Roma».