ITALIA – Quello che sembrava impensabile fino a qualche mese fa sta diventando via via sempre più concreto. Stiamo parlando della possibilità di rivedere Francesco Totti con la maglia della nazionale italiana di calcio. Il gruppo azzurro, spinto dall’entusiasmo della qualificazione per il Sud Africa, e che pregusta già l’aria dei mondiali, sarebbe infatti pronto a riaccogliere il giocatore della Roma.
«Dipenderà dalle scelte del c.t. e da come sto. A lui devo molto», ha detto Totti, ma il partito per la riconvocazione del Pupone aumenta ogni giorno. Ieri è stata la volta di un certo Sacchi e di un certo Abete, due che contano “qualcosa” all’interno del palazzo del calcio italiano. L’ex allenatore rossonero ha ricordato l’episodio di Baresi, spiegando come in quell’occasione, i mondiali in Usa del ’94, fu una telefonata a far ritornare il capitano del Milan sui suoi passi e a rindossare la maglia dell’Italia. Un ricongiungimento favorito dal buon rapporto fra le parti in gioco, lo stesso che vi è ora fra Totti e Marcello Lippi: «Il loro è sempre stato una relazione di primissima qualità – ha detto il presidente della Figc – il problema non è diplomatico, ma legato agli scenari dei prossimi mesi, oltre che al rapporto fra un giocatore che rientra e il valore dato al gruppo, punto di riferimento di Lippi».
Anche i giocatori sarebbero davvero entusiasti nel rivedere Totti nel gruppo Italia. Tutti sono infatti convinti che le qualità del Pupone non si discutono, caratteristiche che potrebbero essere fondamentali per sbloccare determinati tipi di gare. La palla è comunque nella mani del commissario tecnico che da qui al prossimo maggio dovrà decidere se convocare o meno il giocatore, tenendo conto delle variabili Amauri, Pazzini, Toni, Inzaghi e soprattutto di quella legata ad un certo Cassano.