Eto’o, Milito, Balotelli, Suazo e quasi certamente Pandev. Il reparto offensivo dell’Inter è sicuramente di prima scelta, anche se a gennaio il primo della lista partirà per giocare la Coppa d’Africa con il Camerun. Attaccanti di livello mondiale, prime e seconde punte, in teoria un reparto offensivo completo, anche se manca il classico centravanti boa, il giocatore forte di testa che servirebbe quando la partita non vuole saperne di sbloccarsi. Non è un mistero che Josè Mourinho aveva (ha?) puntato su Luca Toni, bomber di razza, spilungone dell’area di rigore, salvo poi sentire i rimbrotti del presidente Moratti, che comunque gli regalerà Goran Pandev. A Torino, invece, sulla sponda bianconera, c’è un tecnico, Ferrara, che ha quasi esaurito i bonus accreditatogli dalla società Juventus, nelle prossime partite si giocherà la permanenza sulla panchina juventina. Il buon Ciro, ha provato molti schemi, quello più vincente è stato senza dubbio il 4-2-3-1, con il trio di trequartisti formato da Giovinco, Diego e Camoranesi. L’infortunio di quest’ultimo ha senza dubbio penalizzato il modulo, anche perchè nella rosa bianconera non ci sono altri giocatori con queste caratteristiche.
Dove vogliamo arrivare? Bene, nell’Inter c’è Amantino Mancini, forse il miglior interprete del ruolo di esterno del 4-2-3-1, per conferma chiedere a Luciano Spalletti, ex tecnico della Roma, che con il brasiliano andò a nozze. L’ex romanista non ha dimostrato nulla a Milano, anche perchè il modulo attuale, il 4-3-1-2, mal si addice alle sue caratteristiche, ed anche il 4-3-3, non è certo il sistema di gioco prediletto per l’esterno nerazzurro. Un Mancini inserito nel 4-2-3-1 bianconero, di certo potrebbe esaltare le caratteristiche del giocatore. Operazione difficile? Certo, ma forse uno scambio di prestiti tra le due società, non sarebbe qualcosa di inattuabile, soprattutto se i bianconeri mettessero sul piatto Amauri, classico centravanti boa, l’ariete che manca a Josè Mourinho, e visto che in bianconero ha perso lo smalto dei tempi palermitani, chissà che un approdo a Milano potrebbero fargli tornare la via del gol attualmente smarrita.